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Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

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Anche questo genere di interventi di recupero viene inquadrato <strong>nel</strong>la categoria delle<br />

azioni complesse, ed interessa pressochè tutti i centri della corona pedemontana,<br />

seppur con diversa intensità. Al di là del pronunciamento di principio. il recupero degli<br />

edifici storici, per fini sociali o turistico-ricettivi che si voglia, rappresenta forse<br />

l'impegno politico-gestionale più gravoso e complesso, ma anche tra i più significativi<br />

per un <strong>parco</strong>.<br />

7.5.5. Il coinvolgimento degli abitanti e dell’imprenditoria locale<br />

Se dal punto di vista strettamente tecnico, in ordine agli aspetti statici, distribuitivi,<br />

prestazionali ed architettonici, la soluzione, anche se non banale, è fornita da<br />

regolamenti e normative articolate, ben diverso si profila il problema del recupero<br />

funzionale finalizzato ad alcuni usi di interesse collettivo.<br />

Come abbiamo già avuto modo di accennare, gli attuali stimoli di tipo<br />

economico pilotano essenzialmente i mercati immobiliari locali verso le vendite a<br />

clientela esterna per l'acquisizione di seconde case per vacanze. Questa tendenza è<br />

attualmente in incremento legandosi anche ai fattori comportamentali in corso di grande<br />

diffusione.<br />

Del resto la carenza di imprenditorialità locale fa si che il mezzo più rapido e<br />

conveniente per ottenere benefici economici sia l'alienazione dei beni immobiliari non<br />

più di uso proprio, e non certamente la loro trasformazione in sedi di attività economiche<br />

da gestire direttamente da parte del proprietario. In sostanza questo processo,<br />

lasciato ad una evoluzione spontanea, conduce ad una graduale sostituzione della<br />

popolazione autoctona con popolazione "turistica".<br />

Sul piano dell'effetto di recupero sugli immobili questo fenomeno può ritenersi<br />

positivo, riuscendo beninteso a regolare opportunamente le modalità architettoniche<br />

degli interventi.<br />

Dal punto di vista del ruolo territoriale e sociale del centro questo tipo di<br />

dinamica si presenta al contrario negativa, in quanto genera nuclei urbani che<br />

rimanendo pressochè deserti per la maggior parte dell'anno non sono più in grado di<br />

sostenere nessuna attività economica di carattere permanente, e soprattutto che non<br />

ricoprono più alcuna funzione di riferimento per il territorio circostante.<br />

In questo scenario già oggi documentabile con molti esempi concreti, il <strong>parco</strong><br />

con la sua filosofia gestionale, deve inserirsi come elemento capace di provocare una<br />

inversione di tendenza, almeno parziale. L'obiettivo prioritario dovrà essere quello di "<br />

recuperare " il centro storico non solo sotto il lato fisico e strutturale del costruito, ma<br />

anche sul piano degli interessi permanenti, di carattere economico e occupazionale, non<br />

quindi stagionalmente circoscritti. In questo senso la presente proposta di linee<br />

strategiche per il Piano fornisce l'indicazione di localizzazione delle funzioni direzionali<br />

direttamente nei centri del <strong>parco</strong>, oltre, naturalmente, a sedi di rappresentanza<br />

collocate <strong>nel</strong>l'area urbana dell'Aquila o di Teramo o, anche, di Roma.<br />

E' di conseguenza necessario coinvolgere in questi interessi la popolazione<br />

residua in primo luogo. ma anche quella che da breve tempo ha abbandonato questi<br />

luoghi per motivi occupazionali.<br />

L' operazione che va costruita deve tendere a fornire una "centralità<br />

psicologica" a questi luoghi, trasformandoli <strong>nel</strong>l'idea collettiva da siti marginali e<br />

decentrati, a sedi privilegiate di attività interessanti e stimolanti, ed anche "continue" <strong>nel</strong><br />

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