Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

come spazi compositi, ibridi, derivanti dalla combinazione di piu' tipologie "elementari"
di riserve, che tengano conto della multiformita' degli obiettivi attribuibili al parco
nazionale (conservativi, scientifici, ricreativi) 8 ; obiettivi peraltro ridefiniti nel frattempo
durante la Conferenza dell' IUCN di Nuova Delhi del 1969 9 .
In verita' alcune sollecitazioni su questo tema erano gia' pervenute, seppur in forma
circoscritta, in tempi molto precedenti.
Prima dal Prof. Renzo Videsott, che gia' nel 1955 proponeva per la prima volta
l'opportunita' di una suddivisione interna in zone dei parchi nazionali esistenti,
calibrando queste sulle diverse esigenze di studio, di visita, di residenza 10 .
In un secondo momento si era verificata anche la prima applicazione normativa
della zonazione dei parchi che si deve alla Francia, con la sua legge per le aree protette
emanata nel 1960 11 , nella quale si proponeva la "struttura zonale concentrica"
costituita dal "nucleo centrale" di riserve integrali a scopo scientifico, da una fascia
intermedia a regime speciale per le attivita' agro-silvo-pastorali e da una zona periferica
di sviluppo delle attivita' insediative.
Questo sistema ha avuto vasti consensi su scala internazionale e si e' andato
affermando in maniera generalizzata sia pur con diverse versioni applicative.
In questo senso si possono fornire numerosi esempi, avvalendosi peraltro anche di
studi e ricerche specifiche che sono state condotte nel settore.
In particolare analizzando alcune delle risultanze della Ricerca universitaria sulla
Pianificazione dei Parchi in Europa, coordinata dal Prof. Roberto Gambino. e' possibile
confrontare alcune situazioni-tipo di parchi italiani con riferimento ai modelli adottati di
8 DASMANN R.F., Elaboration d'un systeme de classification des zones de protection naturelles et culturelles.
Deuxieme conference mondiale sur le parcs nationaux (Yellowstone and Grand Teton, settembre 1972), IUCN
Morges 1974.
9 La nomenclatura proposta dall’IUCN per le aree protette ha subito numerose revisioni e adeguamenti. Per la
più recente articolazione del sistema delle unita' di tutela ambientale si veda: IUCN, 1993 United Nations List of
National Parks and Protected Areas,(Op. cit.).
Le categorie di vincolo si articolano:
Category I (a-Strict Nature Reserve, b-Wilderness area)
“ II (National Park);
“ III (Natural Monument);
“ IV (Habitat/ Species Management Area);
“ V (Protected Landscape / Seascape);
“ VI (Managed Resource Protected Area);
A ciascuna di queste tipologie di tutela corrispondono degli obiettivi primari, secondari e potenziali, secondo il
criterio che segue (IUCN: Guidelines for Protected Area Management Categories, CNPPA, IUCN 1994):
Management Objective Ia Ib II III IV V VI
Ricerca scientifica 1 3 2 2 2 2 3
Protezione della Wilderness 2 1 2 3 3 -- 2
Conservazione delle specie e della diversità genetica 1 2 1 1 1 2 1
Mantenimento delle funzioni ambientali 2 1 1 -- 1 2 1
Protezione di spefiche caratteristiche naturali e culturali -- -- 2 1 3 1 3
Turismo e ricreazione -- 2 1 1 3 1 3
Educazione -- -- 2 2 2 2 3
Uso sostenibile delle risorse dell’ecosistema naturale -- 3 3 -- 2 2 1
Mantenimento dei caratteri culturali e tradizionali -- -- -- -- -- 1 2
1- Obiettivo primario
2- Obiettivo secondario
3- Obiettivo potenzialmente applicabile
--- Obiettivo non applicabile
10 PEDROTTI F., 1985, Op. Cit.
11 DACLON C.M., La politica per le aree protette. Maggioli Ed., Rimini 1990.
13