Il metodo descritto nei precedenti paragrafi, consistente <strong>nel</strong> delineare traiettorie di pianificazione articolate in relazione alle diverse modalità di <strong>tutela</strong> ambientale e di sviluppo della residenza, del turismo e delle attività produttive, trova a nostro avviso il suo logico sbocco in una visione di pianificazione territoriale integrata. Il sistema delle aree destinate alle attività produttive primarie, delle aree di <strong>tutela</strong>, degli spazi per la ricreazione, della ricettività turistica e dell’habitat permanente della popolazione locale si traduce infatti, sotto il profilo spaziale, in una struttura insediativa di cui qui si individuano i fondamentali componenti e si delinea la fisionomia complessiva che deriva dalla loro integrazione. Nelle proposte per il piano del Parco del Gran Sasso (Cap. 7) la struttura qui genericamente descritta assumerà una più definita conformazione territoriale. a) il sistema insediativo ha il suo fondamento nei centri abitati preesistenti, supporto della residenza degli abitanti stabili, delle sedi centrali dell’attività dell’Ente Parco, della residenza turistica privata e della ricettività alberghiera (ottenute in massima parte mediante il recupero dell’edilizia antica inutilizzata), dei servizi per la popolazione stabile e fluttuante, delle attività produttive artigianali e piccolo industriali; b) le attività ricreative si irradiano da un secondo sistema, quello degli accessi al <strong>parco</strong> e alle zone ricreative estive e/o invernali, accessi costituenti i poli di scambio tra i mezzi di trasporto stradali (e, in alcuni casi, a fune) e le zone pedonali, i percorsi escursionistici, gli impianti per lo sci di discesa e così via. In corrispondenza degli accessi saranno localizzati tutti i necessari servizi (parcheggi, depositi di oggetti, noleggio attrezzature sportive, bar, ristoranti, spacci di generi vari, infermerie - pronto soccorso, telefono, servizi igienici, alcuni posti-letto, etc..). c) In relazione alla struttura del <strong>parco</strong> e agli accessi delle zone ricreative, saranno ubicate le sedi delle attività decentrate di servizio del <strong>parco</strong> (centri di controllo e di visita, centri di osservazione, studio e sperimentazione in campo naturalistico). In adeguato rapporto con gli accessi al <strong>parco</strong> si localizzano le strutture decentrate di supporto al turismo (campeggi, rifugi, etc..). d) Il sistema delle strutture di supporto della produzione agricola fa capo ad apposite sedi, localizzate in opportuno rapporto con i centri abitati e con le principali località di interesse colturale, forestale, zootecnico. Particolare interesse riveste anche l’organizzazione di adeguate forme di agriturismo, ospitate all’interno delle sedi delle attività agricole, preferibilmente mediante il recupero di vecchi manufatti agricolo-pastorali dismessi. e) Infine il sistema della viabilità, oltre a costituire il tramite di comunicazione con l’ambiente esterno, connette, con tronchi aventi diverse caratteristiche, le varie componenti del sistema insediativo previsto. Il metodo descritto in questo lavoro propone un procedimento di pianificazione del <strong>parco</strong> che integra gli interventi rivolti alla <strong>tutela</strong> delle risorse ambientali naturalistiche, storiche, artistiche, umane con quelli destinati alla promozione dell’habitat e delle attività della popolazione locale, e allo sviluppo di adeguate forme e modalità del turismo. Si individua in tal modo una forma di programmazione del <strong>parco</strong> articolata per aree integrate di <strong>tutela</strong> e di <strong>valorizzazione</strong> ambientale, aree per le quali viene spontaneo proporre la denominazione di <strong>parco</strong> integrato, estendendo il concetto di <strong>parco</strong> naturale, oggi generalizzato come sinonimo di una entità spaziale esclusivamente 84
protezionistica, ad una più ampia visione secondo la quale le forme della conservazione si articolano e si coniugano a quelle di un oculato uso delle risorse dell’ambiente. Tutti gli interventi dovranno derivare da una idonea programmazione il cui obiettivo fondamentale sarà la individuazione, mediante un opportuno processoi di compatibilizzazione, di modalità e dimensioni di sviluppo insediativo integrate in un quadro generale di <strong>tutela</strong> dei valori dell’ambiente e di rivitalizzazione delle strutture produttive e dell’insediamento stabile. Secondo questa visione, particolare attenzione dovrà essere rivolta, come si è visto, alla utilizzazione di tutte le occasioni di recupero dei vecchi insediamenti degradati o abbandonati, come strutture di ricettività e di servizio turistico, innescando a tal fine tutte le opportune forme di coinvolgimento sociale ed economico degli abitanti stabili. 85
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Di Fidio M.: Architettura del paesa
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Palladino S.: Lista delle aree natu
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Franco P., Ottino P.: Maiella e are
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Lucifero M., Biagioli O.: Le attivi
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