Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco
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S.Desiderio (1158), S.Georgio (1166_1170), S.Angelo (1178). Sono 13 castelli su un<br />
totale di 74 attestati dal Chronicon.<br />
Sulla scorta del "Chronicon" di S. Bartolomeo di Carpineto sono attestati, sempre<br />
relativamente allo stesso periodo: Fabrica (1051-1076), Dessano (1051-1076)<br />
Pallencantum (1051-1076), Mortulam (1051-1076), Fellonacum (1099-1124),<br />
Brittoli(1070), Catignano(1070), Onerano(1070), Genutrale (1070), Vicoli(1123),<br />
Penne(1123), Castiglione(1123), Civitella(1124-1163), Ripalta (1163-1198). Sono<br />
14 castelli su un totale di 23 attestati. Sula base del Cartulario di S. Maria di Picciano<br />
sono attestati, sempre relativamente allo stesso periodo e oltre: Pollicanti allo stesso<br />
periodo e oltre: Pollicanti (1063), Montesecco (1065), S. Giorgio (1065), Ilice<br />
(1084), Loreto (1084), Spoltore (1109), Collecorvino (1228), Città S. Angelo<br />
(1230), Moscufo (1230). Sono 9 castelli su un totale di 13 attestati (32).<br />
Non si tratta di enfatizzare queste date di attestazioni in quanto non si può certamente<br />
far coincidare l'attestazione con la data della fondazione; tuttavia l'attestazione pura e<br />
semplice dà già la sensazione vivacissima di un processo di accelerazione che la<br />
presenza dei Normanni, sia in positivo che in negativo, determina <strong>nel</strong>l'incastellamento.<br />
Attraverso le vaghe notizie di presenza dei castelli <strong>nel</strong> periodo climaterico normanno<br />
non è possibile cogliere le modalità e le motivazioni della fondazione di essi. Qualcosa<br />
di puù si può cogliere attraverso la documentazione farfense in altra zona, quella<br />
amiternina, relativa alla trasformazione di un gualdum de Felecta in castrum.<br />
E' necessario partire da una suggestiva abbazia sui iuris a 1200 metri di altitudine nei<br />
pressi di Campo Imperatore, S. Crisante, affrescata con ex voto. Dalle iscrizioni, in<br />
parte illeggibili, trascritte dall'Antinori (33), e dal Catalogus (34) si desume che<br />
Rainaldus Bonihominis et Berardus et Oderisius et Berardi et Gentilis hanno un<br />
feudo in Felecta ma che lo ricevono da Gentile e Gualtiero di Poppleto che sono<br />
signori in capite. Di essi si dice infatti che tenent de rege. La committente degli ex<br />
voto, che costituiscono la maggior parte degli affreschi, è Maria de' Gualtieri de'<br />
Gentile, quindi una discendente dei signori di Poppleto che, come vedremo, sono i più<br />
potenti signori della zona.<br />
Ma prima di trarre ulteriori conseguenze è utile far riferimento a una lettera esecutoriale<br />
di Papa Celestino III in data 3 febbraio 1192, inviata dilecto filio Bernardi Abbati<br />
Sancti Crisanti de Felecto, dalla quale si desume che a quella data l'abbazia è<br />
presente (35). Dall'accostamento di questi documenti si evince quindi che:<br />
1) i signori di Filetto sono in linea primaria i Gentile e Gualtieri signori di Poppleto; 2) la<br />
committente degli ex voto è Maria di Gualtieri Gentile; 3) <strong>nel</strong> 1193 S. Crisante è<br />
un'abbazia sui iuris come la intitulatio della citata lettera di Celestino III prova<br />
chiaramente.<br />
Una piccola abbazia, quindi, a più di 1200 metri sul livello del mare, che apre spazi<br />
molto interessanti sulla storia illustre <strong>nel</strong>la quale l'abbazia stessa si trovò coinvolta.<br />
Innanzitutto sarà opportuno leggere diacronicamente le attestazioni del territorio dove<br />
sorgerà il monastero. Forse la più antica attestazione è quella ricavabile dal testamento<br />
dei coniugi Paolo e Tarsilla a favore del monastero di Farfa ad anno 792 (36). In esso<br />
campioniamo la silva et pratum nostrum in Felectia. Trattasi di una casa e di una<br />
domus culta in Amiterno, di una terra seminativa in S. Pietro e in Cumulo, di terre<br />
generiche in Vetoio, in Pettino in Campo de Ufiniano, in Rotigliano, in Cavallari, in<br />
Valle de Vitile, in Scintillulam, in Teriniano, in Marruci, di vigna e granaio in Teria e<br />
infine di selva e prato a Filetto.<br />
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