Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

Al fine di fornire alcune linee metodologiche di approccio al problema, conviene
accennare prima al dimensionamento delle attrezzature di supporto dell’escursionismo
giornaliero, e poi a quello - più complesso - della ricettività turistica di maggior durata.
Il procedimento esposto nel paragrafo 5.5 consente di determinare le forme di
ricreazione turistica, sostenibili nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale,
compatibili con la tipologia dei diversi spazi del territorio considerato (offerta turistica
del territorio).
In base alla metodologia adottata l’offerta turistica può venire espressa attraverso
l’indicazione della localizzazione delle diverse tipologie di ricreazione - cioè mediante
uno zoning - e, tramite gli standards di saturazione degli spazi ricreativi, anche
indicando la quantità massima di utenti dei diversi spazi nelle diverse forme di
ricreazione.
Questo procedimento viene applicato separatamente agli spazi ricreativi estivi e a quelli
invernali, tanto nel caso della coincidenza di tali spazi, quanto nel caso di localizzazioni
differenziate.
La determinazione della localizzazione delle aree destinate all’uso ricreativo e la
quantificazione dell’utenza ricreativa sostenibile consentono pertanto di costruire,
sepratamente per la ricreazione estiva e per quella invernale, il progetto delle
infrastrutture (viabilità, parcheggi, sistemi di comunicazione, impianti di risalita, etc.) e
delle attrezzature (assistenza, ristoro, ricettività provvisoria, etc.) in rapporto alle
dimensioni dell’utenza stessa, tenuto conto beninteso delle infrastrutture ed attrezzature
preesistenti.
L’offerta turistica, determinata come si è detto in precedenza, è espressa in presenze
turistiche contemporanee sostenibili dal territorio del parco, indipendentemente dalla
durata complessiva della singola permanenza.
Va però tenuto conto del fatto che una presenza turistica di durata superiore ad un
giorno richiede la dotazione di strutture ricettive, e quindi sposta i criteri della
quantificazione dell’offerta turistica da un dimensionamento espresso in presenze
turistiche giornaliere ad uno espresso in permanenze sopragiornaliere, cioè in termini di
ricettività turistica.
Secondo la impostazione “classica” dei piani di sviluppo turistico, la ricettività turistica
consiste in una quota parte dell’offerta turistica che viene determinata in base a diversi
criteri.
Il criterio più utilizzato fa discendere la quantificazione della ricettività dalle
caratteristiche del bacino di provenienza della domanda turistica, in particolare dalla
sua collocazione rispetto al parco e dalle relative connessioni.
In base a questi elementi si può ipotizzare infatti che una frazione più o meno
consistente dell’offerta turistica - la quale, in considerazione della qualità del
comprensorio, si suppone tutta coperta dalla domanda potenziale - sia alimentata da
pendolarismo giornaliero per motivi di ricreazione turistica, e attribuire quindi solo alla
quota residua la ulteriore domanda di una dionea dotazione di strutture ricettive.
Ovviamente la quota di domanda di ricettività da soddisfare dipende dalla qualità
dell’offerta turistica che, anche in condizioni di buona accessibilità giornaliera del
bacino di utenza, può attrarre una quota più o meno consistente di prresenze di durata
sopragiornaliera, e quindi richiedere una corrispondente dotazione ricettiva.
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