Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

l’insediamento umano) e di risolvere, quando non vi sia compatibilità, le contraddizioni
che si presentano.
Naturalmente le incompatibilità vengono risolte attribuendo una prevalenza agli obiettivi
in funzione dei quali si determina lo stato finale di ciascuno dei sub-sistemi, cioè
rispettivamente gli obiettivi della salvaguardia ambientale e del mantenimento e sviluppo
dell’insediamento, secondo una determinata scala di priorità.
Il procedimento di verifica della compatibilità è arricchito o, se vogliamo, complicato
dal fatto che le esigenze della tutela dell’ambiente, del mantenimento e del
miglioramento dell’habitat delle popolazioni locali e della valorizzazione turistica
devono essere poste in relazione, nella generalità dei casi, con quelle della difesa e del
potenziamento del settore produttivo agricolo, il che implica l’assunzione, caso per
caso, di ulteriori criteri di priorità nella determinazione delle compatibilità.
In particolare, il “consumo” di territorio prodotto dalla realizzazione di strutture per
l’insediamento stabile, per le attività produttive, per la ricettività turistica, pone
problemi di incompatibilità, innanzitutto con la conservazione delle risorse ambientali,
ed anche con la loro utilizzazione agricola intesa nella sua più ampia accezione, cioè
inclusi il pascolo, la zootecnia, la foresticoltura.
Risultato del processo saranno determinate ipotesi di piano, tra di loro compatibili,
relative:
- alla tutela dell’ambiente, mediante idonei procedimenti graduati in funzione della
qualità e della concentrazione di valori ambientali (dalla formazione di zone di riserva
integrale alla imposizione di vincoli e limitazioni relativi alle trasformazioni consentite);
- alle modalità di mantenimento e sviluppo del settore produttivo primario e
dell’insediamento umano stabile;
- alle tipologie e modalità di svolgimento delle attività turistiche.
Al fine di semplificare la sequenza delle operazioni del processo di pianificazione, si
può ipotizzare in prima approssimazione che il sistema parziale considerato sia chiuso,
non abbia cioè relazioni di scambio con il più ampio sistema territoriale esterno.
Si tratta, com’è ovvio, di una schematizzazione astratta, avente il solo scopo di
consentirci l’individuazione di una sequenza di operazioni più facilmente percorribili
nelle nostre condizioni di lavoro.
In realtà ogni sistema territoriale è aperto, e nel caso considerato è caratterizato da
relazioni significative con almeno due altri fondamentali sistemi esterni:
- il sistema economico turistico, esteso al più ampio bacino territoriale da cui
proviene il flusso degli utenti del parco ed all’integrato ambito intersettoriale dal quale
sono promosse le iniziative degli operatori economici, in particolare turistici; bacino e
ambito che di norma risultano ambedue parzialmente o totalmente esterni rispetto al
territorio interessato dal piano;
- il sistema istituzionale, che fornisce i meccanismi atti a permettere l’identificazione di
obiettivi e l’assunzione di decisioni da parte delle autorità responsabili, la
partecipazione al processo di pianificazione da parte delle popolazioni locali, gli
strumenti legislativi e finanziari per l’attuazione dei piani.
Infatti il committente, o il promotore di un piano di questo tipo è l’operatore pubblico,
e specificatamente l’Ente parco, con il concorso dei comuni e degli enti di settore per
quanto riguarda, rispettivamente, gli aspetti insediativi, infrastrutturali, produttivi.
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