15.06.2013 Views

La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“desolata rovina” e giaceva nelle “tenebre”.<br />

Questa è la storia dell’uomo. Oggi l’uomo non si<br />

trova nelle con<strong>di</strong>zioni in cui era stato modellato<br />

dalle mani del Creatore. È avvenuta una terribile<br />

catastrofe, ed ora l’uomo è una “desolata rovina”<br />

e completamente nelle “tenebre” al riguardo delle<br />

cose spirituali. Leggiamo però ancora in Genesi<br />

come <strong>Dio</strong> avesse rimodellato la terra rovinata e<br />

fatto nuove creature perché l’abitassero. Prima<br />

leggiamo: “…e lo Spirito <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> aleggiava sulla<br />

superficie delle acque”, poi troviamo: “<strong>Dio</strong> <strong>di</strong>sse:<br />

«Sia luce!» E luce fu”. L’or<strong>di</strong>ne è identico a quello<br />

della nuova creazione. Prima c’è l’azione dello<br />

Spirito, e poi la Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> dà luce. Prima che la<br />

Parola trovi accesso sulla scena della desolazione<br />

e della rovina, portando con essa la luce, “si<br />

muove” lo Spirito <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Così è per quanto<br />

riguarda la nuova creazione: “<strong>La</strong> rivelazione delle<br />

tue parole illumina” (Salmo 119:13), prima però<br />

che essa subentri nell’oscuro cuore umano, è lo<br />

Spirito Santo che deve operare su <strong>di</strong> esso 14 .<br />

14 <strong>La</strong> priorità che abbiamo <strong>di</strong>feso più sopra è più in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

natura che <strong>di</strong> tempo, proprio come l'effetto deve sempre<br />

essere preceduto dalla causa. È necessario far aprire gli occhi<br />

ad un cieco, prima che ci possa vedere. Allo stesso modo non<br />

c'è alcun intervallo <strong>di</strong> tempo fra uno e l'altro. <strong>Non</strong> appena i<br />

suoi occhi si aprono, egli vede. È così che uno deve nascere<br />

<strong>di</strong> nuovo "prima <strong>di</strong> poter vedere il regno <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>" (Giovanni<br />

3:3). Vedere il Figlio è necessario, per credere in Lui.<br />

L'incredulità è il segno <strong>di</strong>stintivo della cecità spirituale -<br />

coloro che non credono all'annuncio dell'Evangelo, "non<br />

vedono bellezza alcuna" in Cristo tanto da desiderarlo.<br />

L'opera dello Spirito nel "vivificare" chi è morto nel peccato,<br />

precede la fede in Cristo, proprio come la causa precede<br />

sempre l'effetto. <strong>Non</strong> appena, però, il cuore è fatto rivolgere<br />

verso Cristo dallo Spirito Santo, il peccatore abbraccia il<br />

Salvatore.<br />

107

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!