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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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cui abbiamo bisogno. Qui, però, si presenta una<br />

<strong>di</strong>fficoltà a coloro che hanno letto attentamente i<br />

capitoli precedenti <strong>di</strong> questo libro. Se <strong>Dio</strong> ha<br />

prestabilito, già da prima della fondazione del<br />

mondo, tutte le cose che avvengono nel tempo, a<br />

che servirebbe pregare? Se è vero, com'è vero<br />

che: "Da lui, per mezzo <strong>di</strong> lui e per lui sono tutte<br />

le cose" (Romani 11:36), a che serve pregare?<br />

Prima <strong>di</strong> rispondere <strong>di</strong>rettamente a queste<br />

domande, osserviamo come vi sia altrettanta<br />

ragione per chiederci: A che cosa serve che io<br />

vada a <strong>di</strong>re a <strong>Dio</strong> in preghiera, ciò che già Egli<br />

conosce benissimo? A che serve che io gli metta<br />

davanti i miei bisogni, visto che già Egli ne è<br />

perfettamente a conoscenza? Per quanto, poi,<br />

riguarda l'oggetto: A che serve pregare quando<br />

ogni cosa già è stata in precedenza <strong>di</strong>sposta in<br />

quel modo da <strong>Dio</strong>? <strong>La</strong> preghiera non ha lo scopo <strong>di</strong><br />

informare <strong>Dio</strong>, come se Egli non fosse a<br />

conoscenza <strong>di</strong> ciò che Gli vogliamo <strong>di</strong>re (il<br />

Salvatore <strong>di</strong>chiara, infatti, espressamente: "Il<br />

Padre vostro sa le cose <strong>di</strong> cui avete bisogno,<br />

prima che gliele chie<strong>di</strong>ate" (Matteo 6:8), ma<br />

significa riconoscere che <strong>di</strong> fatto Egli conosca ciò<br />

<strong>di</strong> cui noi abbiamo bisogno. <strong>La</strong> preghiera non è<br />

finalizzata a far conoscere a <strong>Dio</strong> ciò <strong>di</strong> cui abbiamo<br />

bisogno, ma affinché essa <strong>di</strong>venti il confessargli il<br />

nostro senso <strong>di</strong> bisogno. In questo, come in tutto il<br />

resto, i pensieri <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> non sono i nostri pensieri.<br />

<strong>Dio</strong> esige che noi si cerchi i Suoi doni. Egli<br />

desidera essere onorato attraverso le nostre<br />

richieste, proprio come Egli deve essere<br />

ringraziato dopo che Egli ci ha impartito le Sue<br />

bene<strong>di</strong>zioni.<br />

<strong>La</strong> questione, però, ritorna su <strong>di</strong> noi: Se <strong>Dio</strong> è il<br />

Predestinatore <strong>di</strong> ogni cosa che accade, ed il<br />

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