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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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“<strong>La</strong> cosa plasmata <strong>di</strong>rà forse a colui che la<br />

plasmò: «Perché mi hai fatta così?»”. Alcuni<br />

vorrebbero sottrarre a questo versetto la sua forza<br />

sostenendo che, sebbene il vasaio umano fa si che<br />

certi vasi siano destinati ad un uso meno nobile <strong>di</strong><br />

altri, ciononostante sono destinati ad avere una<br />

loro funzione comunque utile. L’Apostolo, però,<br />

non <strong>di</strong>ce qui: “Il vasaio non ha forse la facoltà,<br />

dalla stessa pasta, <strong>di</strong> plasmare vasi onorevoli e<br />

vasi meno onorevoli”, ma parla qui <strong>di</strong> “vasi”<br />

plasmati “per uso ignobile”. È vero, naturalmente,<br />

che la sapienza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> sarà comunque glorificata<br />

nel fatto che la <strong>di</strong>struzione del reprobo promuove<br />

<strong>di</strong> fatto la Sua gloria – ed è quanto ci <strong>di</strong>ce il<br />

versetto seguente.<br />

Prima <strong>di</strong> passare al versetto seguente, così,<br />

riassumiamo l’insegnamento <strong>di</strong> questo come pure<br />

dei due versetti precedenti. Nel vers. 19 si<br />

pongono due domande: “Tu allora mi <strong>di</strong>rai:<br />

«Perché rimprovera egli ancora? Poiché chi può<br />

resistere alla sua volontà?»”. A queste domande si<br />

risponde in triplice modo. In primo luogo, nel<br />

versetto 20 l’Apostolo nega alla creatura il <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care che cosa fa il Creatore: “Piuttosto, o<br />

uomo, chi sei tu che replichi a <strong>Dio</strong>? <strong>La</strong> cosa<br />

plasmata <strong>di</strong>rà forse a colui che la plasmò: «Perché<br />

mi hai fatta così?»”. L’Apostolo insiste sul fatto<br />

che la rettitu<strong>di</strong>ne della volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> non deve<br />

essere messa in questione. Qualunque cosa<br />

faccia, Egli deve aver ragione. In secondo luogo, al<br />

vers. 21 l’Apostolo <strong>di</strong>chiara che il Creatore ha<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre delle Sue creature come crede<br />

meglio: “Il vasaio non è forse padrone dell’argilla<br />

per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso<br />

nobile e un altro per uso ignobile?”. Si noti<br />

attentamente che qui la parola usata per<br />

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