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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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perché, apparentemente, Egli non aveva dato<br />

l'opportunità <strong>di</strong> parlare a quell'uomo d'affari sulle<br />

con<strong>di</strong>zioni della sua anima. Uscendo, però,<br />

dall'ufficio, e rammentandosi della sua preghiera,<br />

quel lavoratore cristiano aveva determinato (forse<br />

con la forza della sua carne) <strong>di</strong> rispondere lui<br />

stesso alla sua preghiera e, invece <strong>di</strong> lasciare che<br />

il Signore "gli aprisse la via", aveva deciso <strong>di</strong><br />

prendere lui stesso le cose in mano.<br />

Citiamo, poi, da uno degli ultimi libri che sono stati<br />

pubblicati sulla preghiera. L'autore, ad un certo<br />

punto, <strong>di</strong>ce: "Le possibilità e la necessità della<br />

preghiera, la sua potenza e risultati, sono<br />

manifestate quando essa arresta e cambia i<br />

propositi <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, come pure quando trattiene la<br />

Sua mano affinché non colpisca". Un'affermazione<br />

del genere è spaventosa, perché non tiene in<br />

alcun conto ciò che <strong>Dio</strong> stesso afferma su Se<br />

stesso: "Tutti gli abitanti della terra sono un nulla<br />

davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito<br />

del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è<br />

nessuno che possa fermare la sua mano o <strong>di</strong>rgli:<br />

«Che fai?»" (Daniele 4:35). <strong>Non</strong> c'è bisogno<br />

alcuno che <strong>Dio</strong> cambi i Suoi <strong>di</strong>segni o alteri i Suoi<br />

propositi, per la ragione del tutto sufficiente che<br />

questi sono stati stabiliti sotto l'influenza della Sua<br />

perfetta bontà e inerrante sapienza. Sono gli<br />

uomini che possono avere occasione <strong>di</strong> alterare i<br />

loro propositi, perché nella loro miopia, essi sono<br />

frequentemente incapaci <strong>di</strong> prevedere ciò che può<br />

risultare dopo che i loro piani sono stati formati.<br />

<strong>Non</strong> è così, però, con <strong>Dio</strong>, perché Egli conosce la<br />

fine sin dall'inizio. Affermare che <strong>Dio</strong> cambi il Suo<br />

proposito equivale a mettere in questione la Sua<br />

bontà o negare la Sua eterna sapienza. Nello<br />

stesso libro si afferma: "Le preghiere dei santi <strong>di</strong><br />

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