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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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pretendere troppo alla nostra fede credere lo<br />

stesso <strong>di</strong> tutti i ribelli? Il tema che stiamo qui<br />

<strong>di</strong>scutendo non è un’investigazione filosofica né<br />

una casistica <strong>di</strong> metafisica, ma quello <strong>di</strong> accertarci<br />

ciò che <strong>di</strong>ce la Scrittura su questa profonda<br />

questione. Alla Legge, alla Testimonianza,<br />

dunque, perché è solo là che possiamo<br />

apprendere come operi il <strong>di</strong>vino governo – il suo<br />

carattere, il suo <strong>di</strong>segno, il suo modus operan<strong>di</strong>, il<br />

suo scopo. Che cosa è dunque piaciuto a <strong>Dio</strong> <strong>di</strong><br />

rivelarci nella Sua santa Parola, al riguardo del<br />

governo che Egli esercita sulle opere delle Sue<br />

mani e, particolarmente, su colui che<br />

originalmente era stato creato a Sua immagine ed<br />

a Sua somiglianza?<br />

<strong>La</strong> Scrittura <strong>di</strong>ce: “In lui viviamo, ci moviamo, e<br />

siamo” (Atti 17:28): un’affermazione veramente<br />

onnicomprensiva! Queste parole, si noti bene, non<br />

erano state rivolte ad una delle chiese <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, né<br />

ad una compagnia <strong>di</strong> santi che aveva raggiunto un<br />

livello <strong>di</strong> spiritualità molto alto, ma ad un u<strong>di</strong>torio<br />

<strong>di</strong> pagani, gente che adorava “il <strong>Dio</strong> sconosciuto”,<br />

e che l’aveva deriso quando lui aveva parlato loro<br />

<strong>di</strong> risurrezione dai morti. L’apostolo Paolo non<br />

aveva esitato, <strong>di</strong> fronte a filosofi epicurei e stoici,<br />

<strong>di</strong> affermare che essi vivevano, si muovevano ed<br />

avevano il loro essere da <strong>Dio</strong>. Questo significava<br />

che essi non solo dovevano la loro esistenza e la<br />

sua preservazione a Chi aveva creato il mondo e<br />

tutti i suoi abitatori, ma che pure le loro stesse<br />

azioni erano avvolte e quin<strong>di</strong> pure controllate dal<br />

Signore del cielo e della terra. Si confronti Daniele<br />

5:23, l’ultima affermazione: “…non hai glorificato<br />

il <strong>Dio</strong> che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e<br />

dal quale <strong>di</strong>pendono tutte le tue vie” e Proverbi<br />

16:1: “All'uomo spettano i <strong>di</strong>segni del cuore; ma la<br />

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