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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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tua presenza; alla tua destra vi son delizie in<br />

eterno" (Salmo 16:16). Questo, però, è il<br />

linguaggio della fede, non della visione o dei<br />

sensi. Se però noi, invece che piegarci alla<br />

testimonianza delle Sacre Scritture, invece <strong>di</strong><br />

camminare per fede, seguiamo l’evidenza dei<br />

nostri occhi, e sulla base <strong>di</strong> questa noi ragioniamo,<br />

cadremmo ben presto nel pantano dell’ateismo<br />

pratico. Oppure ancora, se nostra regola sono le<br />

opinioni e le idee <strong>di</strong> altri, sarà finita la nostra pace.<br />

Certo, questo è un mondo <strong>di</strong> molto peccato, un<br />

mondo in cui in<strong>di</strong>cibili sofferenze ci turbano e ci<br />

confondono; certo, vi è molto nel comportamento<br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> che ci sorprende e ci turba, ma non c’è<br />

ragione per cui noi si debba unirci al coro dei figli<br />

<strong>di</strong> questo mondo e <strong>di</strong>re: "Se io fossi <strong>Dio</strong>, non<br />

permetterei questo né tollererei quest’altro", ecc.<br />

Faremmo meglio, in presenza dei misteri più<br />

incomprensibili, fare eco a quell’antico<br />

personaggio che <strong>di</strong>sse: "Sto in silenzio, non aprirò<br />

bocca, perché sei tu che hai agito" (Salmo 39:9).<br />

<strong>La</strong> Scrittura ci <strong>di</strong>ce: "Oh, profon<strong>di</strong>tà della<br />

ricchezza, della sapienza e della scienza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>!<br />

Quanto inscrutabili sono i suoi giu<strong>di</strong>zi e<br />

ininvestigabili le sue vie!" (Romani 11:33). Deve<br />

essere così se la fede deve essere messa alla<br />

prova, rafforzata la fiducia nella Sua sapienza, e<br />

promossa la sottomissione alla Sua santa volontà.<br />

Sta qui la <strong>di</strong>fferenza fondamentale fra l’uomo <strong>di</strong><br />

fede e l’uno incredulo. L’incredulo è "del mondo",<br />

giu<strong>di</strong>ca ogni cosa con i criteri <strong>di</strong> questo mondo,<br />

vede la vita dal punto <strong>di</strong> vista del tempo e dei<br />

sensi, soppesa ogni cosa con la bilancia che egli<br />

stesso si è costruito. L’uomo <strong>di</strong> fede, invece,<br />

mette sempre <strong>Dio</strong> nel conto, guarda ogni cosa dal<br />

Suo punto <strong>di</strong> vista, misura ogni cosa con un metro<br />

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