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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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non vi era alcuna resistenza, che poteva <strong>di</strong>re: "Il<br />

mio cibo è far la volontà <strong>di</strong> colui che mi ha<br />

mandato, e compiere l'opera sua" (Giovanni<br />

14:34). Si, Egli poteva <strong>di</strong>re questo perché in ogni<br />

cosa era in perfetto accordo con il Padre. Egli<br />

<strong>di</strong>sse pure: "<strong>Dio</strong> mio, desidero fare la tua volontà,<br />

la tua legge è dentro il mio cuore" (Salmo 40:8).<br />

Notate qui l'ultima frase e contemplate la Sua<br />

eccellenza senza pari. <strong>Dio</strong> deve mettere le Sue<br />

leggi nelle nostre menti e nei nostri cuori (ve<strong>di</strong><br />

Ebrei 8:10), ma in Cristo la Sua legge era già nel<br />

Suo cuore! Che bella ed impressionante<br />

illustrazione della gratitu<strong>di</strong>ne e della gioia <strong>di</strong> Cristo<br />

che pure troviamo in Matteo 11. Là osserviamo, in<br />

primo luogo, la mancanza <strong>di</strong> fede nel Suo<br />

precursore (vv. 22,23). Appren<strong>di</strong>amo poi delle<br />

lamentele del popolo: sod<strong>di</strong>sfatto né del gioioso<br />

messaggio <strong>di</strong> Cristo, né <strong>di</strong> quello solenne del<br />

Battista (vv. 16-20). In terzo luogo, abbiamo la<br />

mancanza <strong>di</strong> ravve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> quelle città<br />

privilegiate in cui erano state fatte le potenti<br />

opere del Signore (vv. 21-24), e poi leggiamo: "In<br />

quel tempo Gesù prese a <strong>di</strong>re: «Io ti rendo lode, o<br />

Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai<br />

nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti,<br />

e le hai rivelate ai piccoli" (v. 25). Notate il brano<br />

parallelo <strong>di</strong> Luca 10:21, che si apre <strong>di</strong>cendo: "In<br />

quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo,<br />

esultò e <strong>di</strong>sse…" ecc. Qui abbiamo la<br />

sottomissione nella sua forma più pura. Ecco Colui<br />

per il quale erano stati fatti i mon<strong>di</strong> e che, nei<br />

giorni della Sua umiliazione, e nella prospettiva<br />

della Sua reiezione, si piega, gioiosamente e con<br />

spirito grato alla volontà del "Signore del cielo e<br />

della terra".<br />

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