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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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in potere dell'uomo che cammina il <strong>di</strong>rigere i suoi<br />

passi" (cfr. Proverbi 16:9), eppure, in molte delle<br />

sue preghiere, l'uomo presume, in modo empio, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rigere lui il Signore secondo le sue, <strong>di</strong>re lui al<br />

Signore come Egli debba comportarsi,<br />

presupponendo, <strong>di</strong> fatto, che se solo lui avesse la<br />

<strong>di</strong>rezione degli affari del mondo e della Chiesa, le<br />

cose sarebbero molto <strong>di</strong>verse da come sono oggi.<br />

Certamente questo è vero: <strong>di</strong>fatti, chiunque abbia<br />

<strong>di</strong>scernimento spirituale non può mancare <strong>di</strong><br />

vedere questo stesso spirito in molti dei moderni<br />

incontri <strong>di</strong> preghiera, dove prevale lo spirito della<br />

carne. Quanto siamo lenti ad imparare la lezione<br />

che noi, come le creature arroganti che siamo,<br />

devono essere costrette a mettersi in ginocchio ed<br />

umiliate nella polvere. Questo, <strong>di</strong> fatto, è<br />

esattamente dove lo stesso atto della preghiera<br />

intende metterci! L'uomo, però, nella solita sua<br />

perversione, trasforma il suo sgabello in un trono,<br />

dal quale poi emette i suoi decreti per <strong>di</strong>re a <strong>Dio</strong><br />

quello che Lui dovrebbe fare, dando<br />

all'osservatore l'impressione che se <strong>Dio</strong> avesse<br />

anche solo la metà della compassione che hanno<br />

coloro che pregano (?), tutti sarebbero ben presto<br />

messi a posto! Questa è l'arroganza della vecchia<br />

natura, quand'è presente pure nel figlio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Nostro scopo principale in questo capitolo, quin<strong>di</strong>,<br />

è stato quello <strong>di</strong> evidenziare la necessità che<br />

abbiamo <strong>di</strong> sottomettere, in preghiera, la nostra<br />

volontà a quella <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Bisogna pure aggiungere,<br />

però, che la preghiera è molto <strong>di</strong> più che un pio<br />

esercizio, e certamente non è mai un<br />

adempimento meccanico e formale. <strong>La</strong> preghiera<br />

è il mezzo, <strong>di</strong>vinamente stabilito, per cui possiamo<br />

ottenere da <strong>Dio</strong> le cose che Gli chie<strong>di</strong>amo,<br />

premesso che Gli chie<strong>di</strong>amo quelle cose che siano<br />

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