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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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della loro malvagità. Egli è l’autore del loro essere,<br />

non Colui che infonde loro il peccato.<br />

<strong>Dio</strong> non forza i malvagi a peccare (come qualcuno<br />

ci calunnia <strong>di</strong> <strong>di</strong>re), come un fantino che sprona a<br />

correre un cavallo che non ha alcuna intenzione <strong>di</strong><br />

farlo. <strong>Dio</strong> <strong>di</strong>ce loro, in effetti, questa terribile<br />

parola: “<strong>La</strong>sciateli” (Matteo 15:14). Egli solo deve<br />

allentare le provvidenziali cinghie della Sua<br />

ritenzione, sospendere l’influenza della grazia<br />

salvifica, e l’apostata presto e più che certamente,<br />

<strong>di</strong> sua propria volontà, cadrà per le sue iniquità. Il<br />

decreto della riprovazione, quin<strong>di</strong>, non interferisce<br />

con le pulsioni naturali della natura decaduta, né<br />

gli serve per renderlo inescusabile.<br />

In terzo luogo, il decreto della Riprovazione non<br />

è affatto in conflitto con la bontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Sebbene i<br />

non eletti non siano oggetto della Sua bontà, allo<br />

stesso modo o fino al punto in cui lo sono gli eletti,<br />

essi non ne sono del tutto esclusi. Essi godono<br />

delle buone cose della <strong>di</strong>vina Provvidenza<br />

(bene<strong>di</strong>zioni temporali) in comune con i figli <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>, e molto spesso ad un grado persino<br />

maggiore. Forse che questo ha l’effetto <strong>di</strong><br />

migliorarli? Nient’affatto, al contrario, come<br />

afferma Romani 2:4,5: “<strong>di</strong>sprezzi le ricchezze<br />

della sua bontà, della sua pazienza e della sua<br />

costanza, non riconoscendo che la bontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ti<br />

spinge al ravve<strong>di</strong>mento? Tu, invece, con la tua<br />

ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti<br />

accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e<br />

della rivelazione del giusto giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>”. Su<br />

quale giusta base, quin<strong>di</strong>, possono essi<br />

mormorare per non essere oggetto della Sua<br />

benevolenza nelle infinite età a venire? Inoltre, se<br />

non si pone in conflitto con la misericor<strong>di</strong>a e<br />

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