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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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Ogni peccatore ha qualche facoltà naturale per<br />

leggere la Bibbia, tanto quanto egli le usa per<br />

leggere il giornale; se egli è analfabeta o cieco, e<br />

quin<strong>di</strong>, non è in grado <strong>di</strong> leggere, potrà sempre<br />

chiedere a qualcuno che gli legga la Bibbia,<br />

proprio come può fare per altre cose. Se, dunque,<br />

<strong>Dio</strong> ci ha dato la Sua Parola, ed in quella Parola<br />

Egli ci ha reso nota la via della salvezza, e se ci è<br />

comandato <strong>di</strong> investigare quelle Scritture che ci<br />

possono impartire la sapienza necessaria per la<br />

nostra salvezza, e, ciononostante, noi rifiutiamo <strong>di</strong><br />

farlo, allora è chiaro che è colpa nostra e solo noi<br />

possiamo essere biasimati se <strong>Dio</strong> giustamente ci<br />

getterà nel <strong>La</strong>go <strong>di</strong> Fuoco, il nostro sangue ricadrà<br />

sul nostro capo.<br />

c) In terzo luogo, se ci si obiettasse: Ammesso<br />

tutto quello che hai detto prima, non è un fatto<br />

che ciascuno dei non-eletti non sia in grado <strong>di</strong><br />

ravvedersi e <strong>di</strong> credere? <strong>La</strong> risposta è: Sì. Di ogni<br />

peccatore è un dato <strong>di</strong> fatto che, <strong>di</strong> per sé stesso<br />

egli non possa venire a Cristo. Dalla prospettiva <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>, questo "non può" è assoluto. Ora, però,<br />

stiamo parlando della responsabilità del peccatore<br />

(il peccatore predestinato alla condanna, sebbene<br />

egli non lo sappia), e dal punto <strong>di</strong> vista umano,<br />

l'incapacità del peccatore è <strong>di</strong> tipo morale, come<br />

abbiamo rilevato precedentemente. Inoltre,<br />

bisogna rammentarci che, oltre all'incapacità<br />

morale del peccatore, vi è anche l'incapacità<br />

volontaria. Il peccatore deve essere considerato<br />

come non solo impotente a fare il bene, ma come<br />

uno che prende piacere a fare il male. Dal punto<br />

<strong>di</strong> vista umano, quin<strong>di</strong>, il "non può" equivale ad un<br />

"non vuole"; si tratta <strong>di</strong> una impotenza volontaria.<br />

L'impotenza dell'uomo risiede nella sua<br />

ostinazione. È per questo che tutti sono<br />

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