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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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Romani 9:22 non <strong>di</strong>ce che i vasi d’ira si siano da<br />

sé preparati, <strong>di</strong>sposti, resi passibili, per la<br />

per<strong>di</strong>zione, ma che essi sono stati preparati per la<br />

per<strong>di</strong>zione: il contesto mostra chiaramente che il<br />

soggetto qui è <strong>Dio</strong>. È <strong>Dio</strong> che prepara<br />

oggettivamente, me<strong>di</strong>ante il Suo eterno decreto.<br />

Sebbene Romani 9 contenga l’affermazione più<br />

esplicita che noi si possa trovare nella Scrittura,<br />

della dottrina della Riprovazione, pure vi sono altri<br />

brani che si riferiscono ad essa, dei quali ne<br />

citeremo qui alcuni.<br />

Romani 11:7: “Che dunque? Quello che Israele<br />

cerca, non lo ha ottenuto, mentre lo hanno<br />

ottenuto gli eletti, e gli altri sono stati induriti”.<br />

Qui abbiano due classi <strong>di</strong>stinte e chiaramente<br />

definite, due classi che vengono poste in netta<br />

antitesi: “gli eletti” e “gli altri”, quelli che hanno<br />

“ottenuto” e quelli che sono stati “induriti”. Il<br />

commento a questo versetto lo pren<strong>di</strong>amo dai<br />

memorabili ed immortali scritti <strong>di</strong> John Bunyan.<br />

Egli scrive: “Si tratta <strong>di</strong> parole impressionanti:<br />

esse fanno una <strong>di</strong>scriminazione fra uomo e uomo,<br />

fra gli eletti e gli altri, fra i scelti ed i lasciati, fra<br />

coloro che sono stati abbracciati e coloro che sono<br />

stati rifiutati. Con ‘gli altri’ qui bisogna<br />

comprendere i non eletti, perché sono qui posti in<br />

opposizione ai primi. Se non sono eletti, che altro<br />

possono essere se non reprobi?”.<br />

1 Tessalonicesi 5:9. Scrivendo ai credenti <strong>di</strong><br />

Tessalonica, l’Apostolo <strong>di</strong>chiara: “<strong>Dio</strong>, infatti, non<br />

ci ha destinati ad ira, ma ad ottenere salvezza per<br />

mezzo del nostro Signore Gesù Cristo” (1<br />

Tessalonicesi 5:9). Ora è certamente chiaro ad<br />

ogni mente imparziale che quest’affermazione<br />

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