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La sovranità di Dio - Non tollero Jezabel

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Quali altri significati, ragionevolmente, si possono<br />

attribuire ad esso? È molto importante aver chiaro<br />

davanti a sé che l’oggetto <strong>di</strong> cui parla l’Apostolo<br />

tutt’attraverso questo brano, è quello della<br />

<strong>sovranità</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> nel trattare, da una parte quelli<br />

che Egli ama – vasi ad onore e vasi <strong>di</strong><br />

misericor<strong>di</strong>a, come pure, quelli che Egli “o<strong>di</strong>a” e<br />

“indurisce” – vasi a <strong>di</strong>sonore e vasi ad ira.<br />

Versetti 21-23: “Il vasaio non è forse padrone<br />

dell’argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso<br />

per uso nobile e un altro per uso ignobile? Che c’è<br />

da contestare se <strong>Dio</strong>, volendo manifestare la sua<br />

ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato<br />

con grande pazienza dei vasi d’ira preparati per la<br />

per<strong>di</strong>zione, e ciò per far conoscere la ricchezza<br />

della sua gloria verso dei vasi <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a che<br />

aveva già prima preparati per la Gloria”. In questi<br />

versetti l’Apostolo fornisce la risposta piena e<br />

finale alle obiezioni sollevate nel versetto 19. In<br />

primo luogo, egli chiede: “Il vasaio non è forse<br />

padrone dell’argilla?” ecc. Bisogna notare qui<br />

come la parola che è tradotta con “padrone”<br />

rende l’idea <strong>di</strong> facoltà, <strong>di</strong>ritto, prerogativa. È la<br />

stessa parola che in greco è usata in Giovanni<br />

1:12: “a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha<br />

dato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventar figli <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>: a quelli, cioè,<br />

che credono nel suo nome”, il cui significato è<br />

indubitabile: significa che alcuni, e solo quelli,<br />

hanno il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare figli <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. <strong>La</strong> Nuova<br />

<strong>Dio</strong>dati traduce: “<strong>Non</strong> ha il vasaio autorità<br />

sull’argilla…”, e la <strong>Dio</strong>dati: “<strong>Non</strong> ha il vasellaio la<br />

podestà sopra l’argilla…”. Che il “vasaio” sia qui<br />

<strong>Dio</strong> stesso, è certo per quanto riporta il versetto<br />

precedente, dove l’Apostolo si chiede: “chi sei tu<br />

che replichi a <strong>Dio</strong>”, e poi, parlando nei termini<br />

della figura che sta per usare, continua <strong>di</strong>cendo:<br />

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