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Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...

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96 CAPITOLO QUINTO<br />

di Sais, in particolare nella fiaba di « Giacinto e Fiorellin di Rosa » ivi<br />

contenuta, l'avventura di un uomo che corre dietro l'immagine di Iside,<br />

madre delle cose e « vergine velata », e alla fine del suo viaggio intel­<br />

lettuale scopre che Iside è la sua stessa donna, Fiorellin di Rosa, e si<br />

compie così l'unione amorosa. In <strong>Nerval</strong> Iside non ha semplice conno­<br />

tazione erotica (o intellettuale), ma rappresenta quasi concretamente<br />

l'unione di spiriti al di là del tempo e dello spazio, la coniugazione di<br />

civ<strong>il</strong>tà apparentemente lontane sotto <strong>il</strong> segno di certi principi comuni<br />

« universali » (di origine o natura religiosa), è guida morale ed assicura<br />

l'integrità spirituale dell'individuo. Isis, Voyage en Orient, Sylvie, <strong>il</strong><br />

sonetto Horus delle Chimères, Aurélia: non si può- non tener conto an­<br />

che statisticamente delle ricorrenze <strong>della</strong> figura <strong>della</strong> dea nelle opere ner-<br />

valiane, comunque essa appaia, come unità semplice o come « assim<strong>il</strong>a-<br />

tion » composita, ma sempre legata alla nozione affettiva <strong>della</strong> donna<br />

(sposa-vergine-madre). Sul piano più personale <strong>Nerval</strong> tenta di far coin­<br />

cidere Iside, Vergine Maria, Madre, Aurélia...; sul piano universale, di<br />

far coincidere Oriente e Occidente, cosmogonie primitive e religioni nuo­<br />

ve, o piuttosto di segnalare la variazione delle une nelle altre sotto <strong>il</strong><br />

segno dei nuovi tempi, come vuole affermare Horus (1854). Le Bre-<br />

ton 53 vorrà interpretare questo sonetto in chiave alchimistica. Sarà! Noi<br />

vi vediamo ben altro che un gioco sapiente di riferimenti alla volat<strong>il</strong>iz­<br />

zazione <strong>della</strong> materia ecc.; vi vediamo un processo cosmogonico e la<br />

celebrazione di un <strong>mito</strong> delle origini, <strong>il</strong> rinnovamento e la purificazione<br />

di una vecchia religione-civ<strong>il</strong>tà inadatta ai nuovi tempi. Grandiose opera­<br />

zioni che son viste svolgere nell'Oriente-Mediterraneo, coerentemente<br />

con tutto lo svolgimento delle preoccupazioni f<strong>il</strong>osofiche e soggettive del<br />

poeta. « En son langage mythique le sonnet des Chimères dit l'aspiration<br />

a une régénération integrale de l'homme politique et social qui engendra<br />

les révolutions de France et d'Europe de 1789 a 1848 » 54 .<br />

Ma se, come dice pure <strong>il</strong> Constans iniziando <strong>il</strong> suo articolo, « Horus<br />

est un eri d'espérance — qui, a vrai dire, a retenti avec un notable re-<br />

tard » r>5 , la preoccupazione socio-mistologica del rinnovamento dell'u-<br />

53 A. LE BRETON, Gerard de <strong>Nerval</strong> poète alchimique, « Fontaine », nn. 44 e<br />

45, 1945 (<strong>il</strong> comm. di Horus è nel n. 44).<br />

F)4 F. CONSTANS, Sibylles nervaliennes, II. Horus et l'« enfant du miracle »,<br />

« Revue des Sciences humaines », ju<strong>il</strong>let-septembre 1959, p. 275: articolo a cui rin­<br />

viarne volentieri per la sua profondità e la densa maturazione di temi nervaliani che<br />

affrontiamo in questo capitolo.<br />

•r>3 Ibid.

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