Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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CAPITOLO PRIMO<br />
Cassirer ha potuto affermare che in questo rapporto tra gli scrittori e<br />
pensatori <strong>il</strong>luministi e <strong>il</strong> problema delle passioni e dei moti irrazionali<br />
umani « si manifesta chiaramente un lento cambiamento del generale<br />
orientamento psicologico e un mutamento <strong>della</strong> valutazione psicologica:<br />
modificazione, questa, che si annuncia prima degli scritti principali del<br />
Rousseau e si compie indipendentemente da questi » 9 .<br />
Che nell'ambito e nella cultura àzlVAufklàrung francese si desse<br />
posto a nozioni e comportamenti che sfumassero i netti e chiari con<br />
torni razionalistici, non v'è dubbio. Solo che si osserverà quanto debba<br />
ancora alla ragione la « sensib<strong>il</strong>ité », per esempio, e quanto diversa<br />
possa essere la « sensib<strong>il</strong>ité » settecentesca 10 dalla « sensib<strong>il</strong>ité » roman<br />
tica e ottocentesca in genere, che interesserà l'individuo anche sul piano<br />
fisico e nervoso. Ma molto più importante, ai fini dell'identificazione<br />
delle contraddittorie postulazioni ideali e culturali fra Settecento e Otto<br />
cento, è la presenza di un'altra Aufkldrung, diversa e opposta a quella<br />
classica riconosciuta propriamente sotto tale nome: vogliamo dire <strong>della</strong><br />
corrente degli « Illuminés », meglio e più comunemente nota sotto <strong>il</strong><br />
nome di « occultismo », massoneria... Tale corrente procedette paralle<br />
lamente all'<strong>il</strong>luminismo razionalistico e spesso tra l'una e l'altro vi fu<br />
rono interferenze che non mancano di suscitare stupore appena ci si<br />
renda conto più da vicino che, fra le più tipiche personalità razionali-<br />
stiche o un<strong>il</strong>ateralmente credute tali, tutte volte verso la distruzione<br />
delle superstizioni tradizionali in religione, politica, storia e morale e<br />
verso la preparazione <strong>della</strong> Rivoluzione, spicca quella di Voltaire! Il<br />
teismo volteriano infatti disponeva <strong>il</strong> razionalista <strong>della</strong> storia verso un<br />
« mysticisme cosmique » quanto verso una visione pragmatistica <strong>della</strong><br />
religione (che è nel primo caso marchiano irrazionalismo e nel secondo<br />
impostura socio-teologica). Inoltre lo disponeva ad essere « iniziato »<br />
ai riti massonici, ai quali, come si sa, non fu estraneo <strong>il</strong> prussiano Fede-<br />
rico II, razionalista e realista per altri versi e amico di Voltaire. Ma<br />
lasciamo stare queste « ambivalenze <strong>il</strong>luministiche » u , già messe in ri-<br />
9 E. CASSIRER, La F<strong>il</strong>osofia dell'Illuminismo, Firenze, La Nuova Italia, 1964<br />
(3 a rist.), p. 157.<br />
10 Si veda per tale nozione <strong>il</strong> libro fortunato e per tanti versi discutib<strong>il</strong>e di<br />
P. TRAHARD, Les Maìtres de la Sensib<strong>il</strong>ité jranqaise au XVIII 6 siede, Paris, Boivin,<br />
1931-33, 4 voli.<br />
11 Questa espressione riecheggia volutamente, con la sostituzione dell'aggettivo,<br />
<strong>il</strong> libro di un maestro <strong>della</strong> letteratura tedesca (ed europea), Ambivalenze romanli-<br />
che (Messina-Firenze, D'Anna, 1954) di L. MITTNER.