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Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...

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38 CAPITOLO SECONDO<br />

centro intorno a cui si raccolgono le forze fisiche, morali e religiose del­<br />

l'uomo medievale. Si trovava così una giustificazione storica e culturale<br />

alla molla di questo esotismo nel tempo, che è l'attenzione al medio<br />

evo; esotismo che a sua volta si integrava o si convertiva in esotismo<br />

intellettuale, che è l'idealizzazione <strong>della</strong> donna, la sua angelizzazione, la<br />

sua transumanazione. A questo problema <strong>Nerval</strong> si era avvicinato già<br />

durante la sua traduzione del Faust e alla letteratura critica su di esso<br />

(in particolare Schlegel e Staci), come vedremo nel capitolo seguente.<br />

La poesia cortese dovette offrirgli più di un modulo per la maniera di<br />

concepire <strong>il</strong> rapporto uomo-donna in termini idealistici, in termini di<br />

vassallaggio, di devozione, di culto, di religione dell'amore, di « fedeltà<br />

d'amore ».<br />

In un panorama dei costumi e <strong>della</strong> letteratura piuttosto tinto di<br />

colori realistici <strong>Nerval</strong> rappresenta la « reazione », la « renaissance »<br />

idealistica. Ma è <strong>il</strong> panorama che tanti libri ci hanno tramandato e che,<br />

fortunatamente per una più retta interpretazione delle cose romantiche,<br />

sono morti da un pezzo, si spera. Un esempio tipico di questi libri è<br />

rappresentato da Le Romantisme et les Moeurs di Louis Maigron, che<br />

sì è affaticato a demolire invece di capire <strong>il</strong> romanticismo sia pure delle<br />

« moeurs » 29 . Ora, è indubbio che se c'è una frenesia dell'orgia, ce n'è<br />

un'altra del misticismo amoroso e dell'idealismo se si vuole « socié-<br />

taire », per usare un termine dell'epoca; e che se Gautier può essere<br />

considerato un realista in fatti amorosi (visto che si fecalizza particolar-<br />

mente questo tema), la sua opera reca un'impronta di idealismo e di<br />

« réverie » amorosa consistentissima — e ciò è una prova ulteriore che<br />

nel circolo a cui appartenne <strong>Nerval</strong>, colui che passava come <strong>il</strong> più blasé<br />

degli amanti, in letteratura faceva altri conti e proiettava altri desideri,<br />

che si facevano pubblici per <strong>il</strong> fatto stesso che erano stampati. Erano<br />

queste anche le « moeurs »! Il Maigron raccoglieva testi inediti, tutti<br />

di scarsissimo valore letterario, per dimostrare la terrib<strong>il</strong>ità del male che<br />

corrodeva la società romantica, e spesso citava di traverso grandi scrit­<br />

tori che potevano smentirlo o dare una certa sfumatura alle sue tesi:<br />

Vigny, Balzac, Baudelaire... Sicché, forse miglior destino è serbato a Ner­<br />

val, che non viene nemmeno menzionato nell'« Index bibliographique »!<br />

Evidentemente <strong>il</strong> poeta « puro » che si uccide usciva fuori dallo schema<br />

del libro.<br />

Ma, lasciando in pace i morti ed evitando l'accusa di fac<strong>il</strong>e necrofo-<br />

29 L. MAIGRON, Le Romantisme et les Moeurs, Paris, Champion, 1910.

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