Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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184 CAPITOLO OTTAVO<br />
Une perle d'argent br<strong>il</strong>lait dans le sabie; une perle d'or étincelait au<br />
ciel... Le monde était créé. Chastes amours, divins soupirs! enflammez<br />
la sainte montagne... car vous avez des frères dans les vallées et des<br />
soeurs timides qui se dérobent au sein des bois!<br />
Bosquets embaumés de Paphos, vous ne valez pas ces retraites où<br />
Fon respire a pleins poumons l'air vivifiant de la patrie 28 .<br />
Oniricamente dunque <strong>Nerval</strong> ha ricostruito <strong>il</strong> proprio eden, vana<br />
mente cercato nel Valois, perché le persone care erano morte, Sylvie<br />
cantava arie di opera, era diventata guantaia e usava la « mécanique »,<br />
andava sposa al « grand frisé »... un doublé benefico di Gerard, che que<br />
sti non poteva per ciò stesso scalzare come invece riesce a scalzare <strong>il</strong><br />
doublé malefico delle visioni di Aurélia. Li infatti l'intruso era Gerard:<br />
C'est une fatalité qui m'était réservée d'avoir un frère de lait dans<br />
un pays <strong>il</strong>lustre par Rousseau, — qui voulait supprimer les nourrices!<br />
— Le pére Dodu m'apprit qu'<strong>il</strong> était fort question du mariage de<br />
Sylvie avec le grand frisé... 29 ;<br />
in Aurélia invece c'è una specie di rivincita del sogno sulla realtà, poi<br />
ché <strong>il</strong> matrimonio elle-Gerard si realizza misticamente alla fine e <strong>il</strong> dou<br />
blé, momentaneamente inserito con frode nel rapporto elle-Gerard du<br />
rante l'« errore » di quest'ultimo, scompare.<br />
La purificazione permette dunque al sognatore di possedere in sé<br />
<strong>il</strong> mondo delle realtà pure e nello stesso tempo Aurélia. È la vittoria<br />
sulla materia, <strong>il</strong> tempo, <strong>il</strong> male, le tentazioni, la disintegrazione del<br />
l'essere. Avvicinandosi ai « Mémorables », le immagini <strong>della</strong> salvezza<br />
sono più frequenti, i simboli che l'esprimono sono trasparenti, le dichia<br />
razioni si fanno p<strong>il</strong>i convincenti pur nella logica esaltata del sognatore.<br />
La convinzione di essere diventato a un certo momento « semblable a<br />
un dieu » e di poter compiere miracoli scatena un putiferio nella casa<br />
di cura. Per porre termine al delirio si crede ut<strong>il</strong>e in ospedale di ba<br />
gnare <strong>il</strong> malato. È <strong>il</strong> momento in cui questi pensa di dover rimettere<br />
ordine alP« harmonie universelle » e la sua mente è influenzata dalle<br />
« préoccupations orientales ». Ed ecco in che modo <strong>il</strong> malato interpreta<br />
<strong>il</strong> bagno terapeutico:<br />
28 Aurélia, I, p. 409.<br />
29 Sylvie, I, p. 268. In questo episodio è <strong>Nerval</strong> a rivestire <strong>il</strong> ruolo di « dou<br />
blé » malefico, evidentemente attraverso lo statuto roussoiano, che egli stesso qui<br />
ricorda: la condanna delle balie. E fu Gerard a esser messo a balia! È legittimo<br />
dunque che sia Vautre a sposare Sylvie.