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Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...

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L'ORIENTE NERVALIANO 95<br />

naie e letteraria <strong>della</strong> vocazione erotica <strong>Nerval</strong> non trascurava un suo<br />

predecessore, ampiamente citato in Isis: Apuleio, che in Lucio rappre­<br />

senta l'iniziato al culto <strong>della</strong> dea egiziana. Lucio arriva dopo grandi<br />

sforzi alla presenza di Iside, che gli fa una lezione di « inviolable cha-<br />

steté » (per riprendere le stesse parole dell'adattamento nervaliano) come<br />

condizione indispensab<strong>il</strong>e per assicurarsi la sopravvivenza spirituale. In<br />

fondo all'iniziazione religioso-amorosa c'è dunque una « naissance mysti-<br />

que » 51 , che <strong>Nerval</strong> tende lui stesso ad assaporare e realizzare attraverso<br />

le diffuse descrizioni e citazioni (più o meno dichiarate) delle cerimonie<br />

iniziatiche.<br />

Non ci interessa tanto infatti sapere se <strong>Nerval</strong> « in realtà » fu o no<br />

« iniziato »: sono sufficienti le sue opere che con la loro insistenza sui<br />

motivi iniziatici rivelano un interesse fecondo letterariamente e cultu­<br />

ralmente per civ<strong>il</strong>tà che non è possib<strong>il</strong>e dire scomparse perché proprio<br />

la loro continuità nel presente attuale <strong>Nerval</strong> difende, sia sul piano re­<br />

ligioso che su quello del costume e <strong>della</strong> storia. Così <strong>il</strong> « <strong>mito</strong> delle<br />

origini » che <strong>Nerval</strong> insegue ha la funzione chiaramente concepita di at­<br />

tualizzare in sé e nella società principi di « rinnovamento ». Abbiamo ci­<br />

tato un passo di Sylvie in cui viene precisato <strong>il</strong> valore di guida che l'im­<br />

magine di Iside assume per i giovani degli anni trenta, che, vivendo in<br />

una età di crisi, riconoscono <strong>il</strong> bisogno di lottare « estraniandosi », op­<br />

ponendo alla generale profanazione la loro integrità morale e intellet­<br />

tuale, opponendo all'« avide curée... des positions et des honneurs » la<br />

propria scelta <strong>della</strong> « tour d'ivoire ».<br />

L'homme matèrie! aspirait au bouquet de roses qui devait le régéné-<br />

rer par les mains de la belle Isis; la déesse éternellement jeune et pure<br />

nous apparaissait dans les nuits, et nous faisait honte de nos heures<br />

de jour perdues 52 .<br />

Bella coscienza del proprio ruolo nella storia, anche se la maniera di<br />

combattere in essa è di una efficacia limitata!<br />

Isis dunque non è la strana dea risuscitata da una religione morta:<br />

investita di una così vasta funzione, essa è simbolo che ha significato at­<br />

tuale e operativo a livello dell'individuo e <strong>della</strong> società. Prima di <strong>Nerval</strong>,<br />

un poeta che gli è tanto vicino, Novalis, aveva tracciato nei Discepoli<br />

51 È <strong>il</strong> titolo di un'altra opera molto importante (anche per i ricchi riferimenti<br />

letterari) di M. ELIACE, Naissances mystiques. Essai sur quelques types d'initiation,<br />

Paris, Gallimard, 1959.<br />

52 Sylvie, I, p. 242.

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