Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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74 CAPITOLO QUINTO<br />
di origine edipica, se si vuole: portarsi in Germania voleva dire dunque<br />
sposarsi misticamente e oniricamente con l'immagine <strong>della</strong> madre. Ma<br />
ammessa come archetipo tale matrice, la sublimazione che <strong>Nerval</strong> ha<br />
fatto subire alla sua fissazione materna legata a quel dato geografico è<br />
quanto mai esemplare. Cultura e letteratura agirono come elementi su<br />
blimanti e si accordarono a una psicologia traumatizzata che non cer<br />
cava di meglio che essere integrata nella complessa sfera umana e so<br />
ciale dell'uomo-scrittore. Si potrà dire che tradurre Goethe (e prelimi<br />
narmente l'aver imparato <strong>il</strong> tedesco) come tradurre altri poeti e scrit<br />
tori tedeschi, e, d'altra parte, sul piano <strong>della</strong> creazione letteraria perso<br />
nale, aver scritto un dramma ambientato in Germania (Léo Burckart,<br />
1838-39), rivelano <strong>il</strong> desiderio sentito fin da giovanissima età di un con<br />
tatto ideale con la Germania-Madre; ma non ci si può limitare a questa<br />
interpretazione che ha lo svantaggio di trascurare dati culturali tipici<br />
dell'epoca in cui <strong>Nerval</strong> è stato educato e scrive: che Romanticismo è<br />
soprattutto Germania, che la letteratura romantica francese si è fondata<br />
sulla realtà e sul <strong>mito</strong> <strong>della</strong> Germania attraverso l'opera <strong>della</strong> Staél e del<br />
« groupe de Coppet » (Benjamin Constant incluso), che la f<strong>il</strong>osofia <strong>della</strong><br />
storia, la storiografia, la f<strong>il</strong>ologia dei romantici spingono a considerare la<br />
Germania non solo come patria <strong>della</strong> f<strong>il</strong>osofia e <strong>della</strong> poesia moderne,<br />
nazione dai costumi incorrotti ecc. (secondo la serie dei luoghi comuni<br />
del romanticismo germanof<strong>il</strong>o), ma anche come patria primitiva <strong>della</strong><br />
Francia moderna. Il sentimento delle origini, destato dalle premesse<br />
stesse del romanticismo, portava al riconoscimento <strong>della</strong> f<strong>il</strong>iazione storica<br />
e ideale <strong>della</strong> Francia dalla Germania dei Franchi. Tra Francia e Germa<br />
nia corre così un asse longitudinale con cui si incontra l'asse latitudinale<br />
che percorre i paesi orientali <strong>della</strong> « geografia nervaliana », di cui ve<br />
dremo fra poco. Non c'è bisogno di lanciare alcun allarme, insomma,<br />
dopo queste considerazioni storico-culturali, se <strong>Nerval</strong> esclama in un<br />
passo di Lorely: «la vie<strong>il</strong>le Allemagne, notre mère a tous!... Teuto-<br />
nia... », passo che integrato nel testo suona significativamente così:<br />
Mais de l'autre còte [del Reno], là-bas a l'horizon, au bout du pont<br />
mouvant de soixante bateaux, savez-vous ce qu'<strong>il</strong> y a?... Il y a FAlle-<br />
magne! la terre de Goethe et de Sch<strong>il</strong>ler, le pays d'Hoffmann; la<br />
vie<strong>il</strong>le Allemagne, notre mère a tous!... Teutonia... 3 .<br />
Tale esclamazione è infatti un luogo comune romantico e, giustificata da<br />
Lorely, II, p. 743.