Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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78 CAPITOLO QUINTO<br />
Je n'ai jamais vu ma mère, ses portraits ont été perdus ou volés; je<br />
sais seulement qu'elle ressemblait a une gravure du temps, d'après<br />
Prud'hon ou Fragonard, qu'on appelait la Modestie. (...) Les lettres<br />
qu'écrivait ma mère des bords de la Baltique, ou des rives de la Sprée<br />
ou du Danube, m'avaient été lues tant de fois! Le sentiment du mer-<br />
ve<strong>il</strong>leux, le goùt des voyages lointains ont été sans doute pour moi<br />
le résultat de ces impressions premières, ainsi que du séjour que j'aì<br />
fait longtemps dans une campagne isolée au m<strong>il</strong>ieu des bois 14 .<br />
La figura <strong>della</strong> madre vien dunque indicata nelle ultime pagine scritte<br />
da <strong>Nerval</strong> 15 come risolutiva per la genesi <strong>della</strong> passione del viaggio:<br />
la stessa psicologia fantastica di <strong>Nerval</strong> avrebbe la sua matrice nell'atmo<br />
sfera creata sentimentalmente intorno alla madre morta da fam<strong>il</strong>iari che<br />
curarono l'educazione del fanciullo. Madre, Germania, Valois (« séjour<br />
que j'ai fait dans une campagne etc. »), viaggio... È un diagramma che<br />
si fissa nella immaginazione affettiva di <strong>Nerval</strong> e orienta (almeno retro<br />
spettivamente) la vita e l'opera dello scrittore.<br />
Una formula che <strong>Nerval</strong> destinava a grande fortuna nella sua lette<br />
ratura, e presso i suoi critici, è lapidariamente incisa in due battute rife<br />
rite in Aurélia: « Ou vas-tu? me dit-<strong>il</strong> - Vers l'Orienti » 16 . È <strong>Nerval</strong><br />
stesso che sottolinea, dando perciò, come spesso altrove, particolare im<br />
portanza all'espressione. Il sottotitolo che <strong>Nerval</strong> mise ali' 'Introduction '<br />
del Voyage en Orient nell'edizione 1851 era già: Vers l'Orient. Ora,<br />
tale formula rivela chiaramente che <strong>il</strong> viaggio ovest > est in qualunque<br />
momento fatto da <strong>Nerval</strong> è viaggio vers l'Orient, che può diventare<br />
nel caso preciso viaggio en Orient quando l'Orient riassuma <strong>il</strong> suo si<br />
gnificato geografico e politico, ed esprima <strong>il</strong> punto d'arrivo dell'aspira<br />
zione vers l'Orient. L'Oriente è dunque per <strong>Nerval</strong> un'accezione indi<br />
viduale, in cui si mescolano nozioni geografiche, storiche, religiose, sen<br />
timentali, <strong>mito</strong>logiche; un'accezione abbastanza ardita, di natura mistica,<br />
sulla cui formulazione abbiamo visto operare in primo luogo l'imma<br />
gine <strong>della</strong> madre morta e poi un'esigenza di confusioni, sim<strong>il</strong>itudini sto-<br />
rico-geografiche, che assicurano un gioco dialettico, quanto mai intellet<br />
tualistico, volto a cancellare intcriormente i confini naturali e politici<br />
14 Promenades et Souvenirs, 1, p. 135. Danubio e Austria: ecco una possib<strong>il</strong>e<br />
giustificazione di quanto dicevamo circa <strong>il</strong> viaggio di <strong>Nerval</strong> in Austria.<br />
15 Si ricorderà che la pubblicazione di Promenades et Souvenirs avvenne tra<br />
<strong>il</strong> dicembre 1854 e <strong>il</strong> febbraio 1855: essa dunque non era stata ancora completata<br />
al momento <strong>della</strong> morte di <strong>Nerval</strong>.<br />
16 Aurélia, I, p. 362.