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Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...

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56 CAPITOLO TERZO<br />

anni 35 . <strong>Nerval</strong>, intelligente e sensib<strong>il</strong>e a tutto ciò che riguardava la figura<br />

<strong>della</strong> donna, dovette prendere atto che in conseguenza di quelle rivendi­<br />

cazioni doveva mutare anche l'ideale intcriore che egli coltivava <strong>della</strong><br />

donna; e se ciò non fu meditato e meccanicamente applicato in lui, potè<br />

valere anche in modo appena preconscio a creare un nuovo ideale fem­<br />

minino. Del resto, tale ideale, nel momento in cui si imprime in figu­<br />

razioni creative, rivela la sua somiglianzà e continuità con l'ideale che<br />

indirettamente <strong>Nerval</strong> tracciava come suo attraverso le ' Observations '<br />

del lontano '28. E la continuità non sussiste solo nel senso del livello so­<br />

ciale a cui appartengono le creature femmin<strong>il</strong>i criticate o create, ma an­<br />

che e più propriamente nella loro caratterizzazione morale: la purezza,<br />

non negata malgrado tutto a Margherita (e attiva anche nei riguardi di<br />

Faust: è <strong>il</strong> senso dell'invocazione finale del Faust, che a <strong>Nerval</strong> non<br />

poteva sfuggire, e non sfuggì — come dimostrano le opere successive), è<br />

inerente ai personaggi femmin<strong>il</strong>i che esercitano una forza di attrazione<br />

finale o comunque produttiva sugli uomini nei drammi già visti.<br />

Sul piano più strettamente biografico-letterario, osserviamo ancora<br />

che <strong>il</strong> problema di fronte alla donna non si poneva per <strong>Nerval</strong> nel senso<br />

di una opzione tra Margherita ed Elena, Sylvie e Adrienne, amore con­<br />

creto e più o meno istituzionalizzato e amore mistico-platonico, e la<br />

« quéte » d'altra parte non tendeva a uno sposalizio mistico; e tuttavia<br />

quel problema fu risolto in senso un<strong>il</strong>aterale e lo sposalizio rimase sol­<br />

tanto mistico, non cancellando nel poeta anzi accrescendo <strong>il</strong> senso di<br />

35 L'osservazione del fenomeno è tanto più importante allorché si consideri<br />

che nella battaglia femminista ebbero gran parte <strong>il</strong> Fourier e <strong>il</strong> Leroux, due f<strong>il</strong>o­<br />

sofi-« utopisti » che a <strong>Nerval</strong>, neo-pitagorico e «socialista» (almeno « <strong>il</strong>luminé »),<br />

non furono ideologicamente estranei, nonostante essi, e <strong>il</strong> primo in particolare, ab­<br />

biano prestato <strong>il</strong> fianco alla parodia dell'Ane d'or. Da questo racconto faceto traiamo<br />

comunque una battuta che può dare la misura delle preoccupazioni teoriche del<br />

fourierismo sul rapporto sociale uomo-donna: « Messieurs, le monde est sauvé, fai<br />

trouvé la solution du grand problème. Nous entrons dans Yévadàisme. (...) L'éva-<br />

daìsme, c'est la nouvelle synthèse du grand Evadam. — Cette formule renferme les<br />

noms de l'homme-femme, Ève et Adam... L'androgyne, le pére et la mère. Les deux<br />

étres séparés n'en font plus qu'un; l'homme est réuni a la femme, et la femme a<br />

l'homme; Fantagonisme des deux sexes n'existe plus, l'homme est libre, la femme<br />

est libre, tout le monde est libre ». (NERVAL, L'Ane d'or, I, pp. 527-8). Il tono<br />

parodistico non ci deve impedire di notare in <strong>Nerval</strong> la presa di coscienza delle<br />

teorie « socialiste » intorno al 1848, che produssero club femmin<strong>il</strong>i ispirati da Fou­<br />

rier, Leroux e Saint-Simon. Per tale questione si vedano: EDITH THOMAS, Pauline<br />

Roland. Socialisme et féminisme au XIXe siede, Paris, Rivière, 1958, e l'ancora<br />

ut<strong>il</strong>e libro di MARGHERITE THIBERT, Le féminisme dans le socialisme frangais (1830-<br />

1850), Paris, Giard, 1925.

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