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Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...

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"LA TERRE PATERNELLE, C'EST DEUX FOIX LA PATRIE" H5<br />

l'aveva in maniera definitiva nemmeno su Angélique, ma si direbbe che<br />

ad Angélique manchi <strong>il</strong> canto per essere in linea perfetta con le fan­<br />

ciulle del Valois. Pure lei danza e intorno a lei si crea un'atmosfera di<br />

stupore (Lettre VII), ma senza <strong>il</strong> canto non ha luogo la sua transumana­<br />

zione e <strong>il</strong> suo trasferimento nel paradiso spirituale a cui <strong>Nerval</strong> fa giun­<br />

gere le sue creature femmin<strong>il</strong>i attraverso l'artificio canoro. Quasi tutte le<br />

fanciulle del Valois invece, immerse sempre in un'aria di festa, di co­<br />

stume o di religione, cantano e danzano nello stesso tempo. Così, quan­<br />

do Gerard arriva a Senlis (Lettre VI) durante <strong>il</strong> suo pellegrinaggio alla<br />

ricerca del « livre unique », è « un jour de féte » 14 . Un gruppo di fan­<br />

ciulle canta « sous la direction de la plus grande, qui, debout devant<br />

elles, frappe des mains en réglant la mesure ». Canta una fanciulla e <strong>il</strong><br />

viaggiatore osserva: « Encore un air avec lequel j'ai été bercé ». Di se­<br />

guito altre fanciulle cantano e <strong>il</strong> viaggiatore osserva: « encore un sou­<br />

venir ». E poi:<br />

Les petites f<strong>il</strong>les se levèrent de l'escalier et dansèrent une danse sin-<br />

gulière qui m'a rappelé celle des f<strong>il</strong>les grecques dans les ìles 15.<br />

Ancora un ricordo che sottolineiamo, per insistere sul carattere unitario<br />

che <strong>Nerval</strong> intravvedeva nelle manifestazioni popolari di vari popoli —<br />

e in fondo sulla vivacità con cui ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> suo ricordo. Ma in maniera<br />

ancora più interna e strutturale, <strong>il</strong> ricordo delle fanciulle greche in terra<br />

di Valois va sottolineato perché l'analogia tra Grecia e Valois si pone<br />

sul piano dei commenti personali che fanno seguito a due scene svoltesi<br />

a distanza di anni e di spazio. Nel precedente capitolo abbiamo visto in­<br />

fatti come <strong>Nerval</strong> reagisce a una sua stessa affermazione:<br />

... Tei est le spectacle assez vulgaire qui frappe partout l'étranger.<br />

Étranger! mais le suis-je donc tout a fait sur cette terre du passe?<br />

Oh! non, etc. 16 .<br />

Così, parlando <strong>della</strong> danza « singulière » e delle evoluzioni relative a<br />

cui assiste a Senlis, <strong>il</strong> viaggiatore osserva che in quella danza a un certo<br />

momento è implicato, per « gracieuseté » delle fanciulle, anche l'« étran-<br />

ger qui passe ». A cui segue immediatamente la precisazione:<br />

14 Muovendo verso <strong>il</strong> Valois, <strong>Nerval</strong> va incontro alla « féte »: Angélique e<br />

soprattutto Sylvie ne sono prova.<br />

35 Angélique, I, p. 191.<br />

16 Voyage en Orient, II, p. 82.

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