Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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94 CAPITOLO QUINTO<br />
sere interpretato solo a livello dell'inconscio fa fede <strong>della</strong> presa di co<br />
scienza nervaliana del fascino (e piuttosto, se si vuole, <strong>della</strong> fascinazione)<br />
e <strong>della</strong> funzione del labirinto nel rito religioso-amoroso antico-egizio.<br />
Esso permetteva la purificazione successiva e problematica dell'iniziato,<br />
necessaria e non « maléfique » 48, al termine <strong>della</strong> quale, intravista per<br />
un istante e svanita l'immagine di Iside, all'iniziato rimaneva <strong>il</strong> ricordo-<br />
p<strong>il</strong>ota dell'immagine <strong>della</strong> dea, alla quale si conformava la donna su cui<br />
cadeva la sua scelta al momento del ritorno alla luce del sole.<br />
Mais quelque chose manquait encore pour animar la solitude. Une<br />
femme, une vierge innocente, si jeune, qu'elle semblait elle-méme<br />
sortir d'un réve matinal et pur, si belle, qu'en la regardant de plus<br />
près on pouvait reconnaìtre en elle les traits admirables d'Isis entre-<br />
vus a travers un nuage: telle était la creature divine qui devenait la<br />
compagne et la récompense de l'initié triomphant 49 .<br />
Chi non s'accorge che nell'episodio delle piramidi lo scienziato che<br />
accompagna <strong>il</strong> nostro viaggiatore e che spiega <strong>il</strong> culto isiaco ha funzione<br />
di ierofante mentre <strong>il</strong> viaggiatore ha funzione di iniziato? L'iniziato esce<br />
« rigenerato » dalle molteplici prove a cui è sottomesso nel suo slancio<br />
verso la dea. Rievocare Iside, sia in Isis che nel Voyage, vuoi dire parte<br />
cipare, retrospettivamente ma pure partecipare, al suo culto. Non ha<br />
senso diverso per <strong>Nerval</strong> la « féte assez ingénieuse » data a Napoli in<br />
onore di Iside da un ambasciatore nella scenografia dell'Iseum di Pom-<br />
pei: i partecipanti a « cette tentative palingénésique » dovevano alla fine<br />
trovarsi « mondati » grazie alla virtù accordata dal teatro, di far assimi<br />
lare i contenuti rappresentati. Un'opinione romantica e « primitiva » 50<br />
di cui non solo la biografia ma anche l'opera di <strong>Nerval</strong> ha dato prove<br />
(vedremo meglio più in là). Allo stesso modo, attraverso la rievocazione<br />
delle cerimonie isiache riferite nel Voyage, si opera come una prima<br />
mutazione magica che gli permette di avvicinare non più tanto da pro<br />
fano quanto da mystos <strong>il</strong> suolo sacro orientale. Solo a questa condizione<br />
si può capire <strong>il</strong> suo proposito di sposare una fanciulla orientale (che<br />
diverrà poi Salèma) in una unione che ha tutta l'aria di essere mystica<br />
(e che in realtà non si realizza). Comunque in questa <strong>mito</strong>grafia perso-<br />
48 « ... L'un des lieux les plus obsessionnels, les plus maléfiques, n'est-ce pas<br />
justement le labyrintbe? » (J.-P. RICHARD, cit., p. 23).<br />
49 V. en O., Il, p. 225.<br />
so per ia conoscenza delle credenze e delle pratiche iniziatiche relative al <strong>mito</strong><br />
delle origini presso i « primitivi » si veda MIRCEA ELIADE, Aspects du mythe, Pa-<br />
ris, Gallimard « Idées », 1963.