Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
140 CAPITOLO SETTIMO<br />
II passo si riferisce all'amore per la coppia Aurélie-Sylvie, ma potrebbe<br />
benissimo riferirsi all'altra coppia, a Sylvie-Adrienne, di cui ci è detta<br />
l'importanza nel mondo morale e immaginario del narratore:<br />
Ermenonv<strong>il</strong>le! pays où fleurissait encore l'idylle antique, — traduite<br />
une seconde fois d'après Gessner! tu as perdu ta seule éto<strong>il</strong>e, qui cha-<br />
toyait pour moi d'un doublé éclat. Tour a tour bleu et rose comme<br />
l'astre trompeur d'Aldebaran, c'était Adrienne ou Sylvie, — c'étaient<br />
les deux moitiés d'un seul amour. L'une était l'ideai sublime, l'autre<br />
la douce reali té 27 .<br />
In un passo che <strong>Nerval</strong> soppresse al momento <strong>della</strong> stampa <strong>della</strong><br />
novella, questa seconda coppia che appartiene tutta al Valois era così<br />
presentata:<br />
... Deux figures aimées se combattaient dans mon esprit: l'une sem-<br />
blait descendre des éto<strong>il</strong>es et l'autre monter de la terre. La dernière<br />
disait: Je suis simple et fraìche comme les fleurs des champs; l'au<br />
tre: Je suis noble et pure comme les beautés immortelles congues<br />
dans le sein de Dieu 28 .<br />
<strong>Nerval</strong> dunque coglie nel suo « seul amour » due, tre facce femmin<strong>il</strong>i<br />
intorno a cui egli cristallizza fino al paradosso, al dramma, organizzando<br />
propriamente una specie di figurazione teatrale con entrate e uscite e<br />
incontri delle diverse donne tra loro e con se stesso. Vedremo più in<br />
là in particolare quale uso <strong>il</strong> narratore-amante faccia dell'artificio tea<br />
trale. Qui ci interessa r<strong>il</strong>evare come sia sfuggente, problematico, <strong>il</strong> con<br />
cetto stesso di « ombre » nel nostro scrittore, e come lo sia pure <strong>il</strong> con<br />
cetto di « proie »: l'antitesi tra l'una e l'altra non è assoluta, la stessa<br />
27 Sylvie, I, p. 272.<br />
28 Var. ms., ' Notes et Variantes ', I, p. 1239. Il MARIE, a cui dobbiamo la<br />
trascrizione di questo frammento manoscritto di Sylvie, riteneva che, sopprimendo<br />
questo passo, « Gerard a supprimé l'évocation d'Adrienne et de Sylvie, l'antithèse<br />
de l'ideai et de la ' douce réalité ' », e che la « défiance éve<strong>il</strong>lée » dello scrittore<br />
avrebbe censurato un passo in cui <strong>il</strong> lettore avrebbe potuto « deviner quelque exal-<br />
tation » nell'amante-narratore. (A. MARIE, Gerard de <strong>Nerval</strong>, Paris, Hachette, 1955,<br />
p. 381). Questa interpretazione sembra trascurare che l'antitesi Adrienne-Sylvie fa<br />
<strong>il</strong> fondo <strong>della</strong> novella ed è quanto mai scoperta; <strong>il</strong> lettore non fa fatica ad indo<br />
vinarla, essendo <strong>il</strong> presupposto dichiarato dell'opera, come si è visto alla citazione<br />
con n. 27, tra l'altro. La soppressione si giustifica invece con una ragione sempli<br />
cemente estetica, che è nella cura di non ripetere la figurazione dialettica dell'amore<br />
con una frase identica a quella ben più ampia e strutturalmente meglio collocata,<br />
che si trova nel « Dernier Feu<strong>il</strong>let » <strong>della</strong> novella e che noi abbiamo citato (v. n,<br />
27 appunto).