Nerval e il mito della "pureté" - Studi umanistici Unimi - Università ...
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92 CAPITOLO QUINTO<br />
nismo, ecc. ecc. Gli strani richiami analogici, che si svelano solo all'ini<br />
ziato o a chi si crede tale, finiscono insomma con l'irretire lo stesso eru<br />
dito che per comprendere P« anima » e le « forme » dei popoli che vi<br />
sita, sente la necessità di documentarsi sui sostrati e sulle strutture an<br />
cora attuali <strong>della</strong> loro civ<strong>il</strong>tà più remota. L'interesse letterario e perso<br />
nale di <strong>Nerval</strong> per le « chastes amours », per <strong>il</strong> rinvio erotico, per <strong>il</strong> pre<br />
testo perché l'ombra non si faccia preda ecc. ha una profonda motiva<br />
zione culturale e psicologica di natura molto più generale di quanto<br />
dica la contingenza o la costante erotica; rivela invece un bisogno di<br />
spazio culturale e psicologico estremamente ampio e di tempo senza li<br />
miti storici. La giustapposizione di immagini e di nomi costruita con una<br />
tecnica di omologie, più che essere giustapposizione è approfondimento<br />
prospettico di immagini e nomi omologhi. <strong>Nerval</strong> è forse <strong>il</strong> meno inge<br />
nuo dei poeti romantici nella sua tecnica dello scrivere folgorante e ra<br />
zionale insieme. Il passo che abbiamo riportato appena sopra è una prova<br />
anche se non fra le più note <strong>della</strong> sua arte. Polif<strong>il</strong>o e Polia: « Vierge et<br />
son f<strong>il</strong>s »: « Vénus-Uranie »: Iside « la primitive » nascosta dietro <strong>il</strong><br />
suo « vo<strong>il</strong>e éternel »... ecco dunque <strong>il</strong> gioco prospettico, che da noi sem<br />
plificato e « ordinato » per ragioni logiche perde la sua atmosfera nerva-<br />
liana, ma che comunque va semplificato e « ordinato » perché si raziona-<br />
lizzi quella stessa atmosfera. Iside è <strong>il</strong> termine supremo del discorso,<br />
delle interrogazioni... Iside, davanti alla cui immagine lo scrittore si è<br />
soffermato per venti anni, come uno degli aspetti dell'eterno femminino,<br />
e vasto simbolo che estende le sue radici nella storia <strong>della</strong> cultura attuale<br />
e non ha semplicemente significato individuale intcriore, o motivazione<br />
erudita, esoterica...<br />
Qualunque siano le origini di questa immagine essenziale dell'opera<br />
di <strong>Nerval</strong>, i viaggi (in Italia e in Oriente) o i libri (Ovidio, Plutarco,<br />
Apuleio, Bòttiger, Terrasson, Kircher, Volney...), occorre notare che la<br />
prima volta che <strong>Nerval</strong> da prova <strong>della</strong> sua fam<strong>il</strong>iarità con la divinità<br />
egiziana, in Isis (1845), sul piano letterario ci troviamo di fronte ad un<br />
ab<strong>il</strong>e adattamento di fonti e a un tentativo soltanto di assim<strong>il</strong>azione delle<br />
cerimonie e notizie riguardanti Iside nella esperienza sia pure immagi<br />
naria dello scrittore. Così che, ut<strong>il</strong>e come repertorio di idee religiose<br />
nervaliane appena elevato dal grado di brutalità documentaria (e ve<br />
dremo in che consiste <strong>il</strong> tentativo di recupero letterario), la novella va<br />
esplorata come tale e confrontata con testi più letterari dello scrittore.<br />
Comunque si prenda a considerarla (plagio, riadattamento, rielabora<br />
zione di fonti diverse), Isis <strong>il</strong>lumina significativamente la fenomenologìa