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Didattica della Comunicazione Didattica - Simucenter Puglia - Dilos ...

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S.S. di 1° grado “Giovanni Pascoli” – Molfetta<br />

Prof. Patrizia Dinoi Disciplina/e Matematica e Scienze<br />

Tipologia <strong>della</strong> proposta: X Curricolare<br />

Attività: X in fase progettuale<br />

Titolo: “Voglio andare a scuola!”<br />

SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO<br />

Tipologia: progetto interdisciplinare<br />

Progetto di alfabetizzazione DAOW (Oral, Written, Art, Digital) mediante storytelling.<br />

Idea progettuale<br />

Oggi alunni e docenti grazie alle tecnologie dell’informazione e <strong>della</strong> comunicazione possono raccogliere informazioni, organizzarle,<br />

analizzarle, interpretarle, metterle in relazione, e infine rappresentarle usando linguaggi multimediali. Ogni docente<br />

del consiglio di classe si impegna a progettare percorsi didattici disciplinari innovati sul piano metodologico grazie ai nuovi<br />

strumenti a sua disposizione. Anche i docenti, ancora insicuri sul piano strettamente tecnico-operativo, possono singolarmente<br />

pensare a nuovi metodi per definire modelli didattici ed elaborare informazioni. I tempi distesi (un triennio) e il coinvolgimento<br />

dell’intero Consiglio di Classe garantiranno loro la serenità necessaria per consolidare le proprie strumentalità. L’interdisciplinarietà<br />

dei linguaggi multimediali favorirà inizialmente riflessioni condivise dei docenti sui processi da avviare, incoraggerà, in<br />

itinere, scambi e interazioni, consentirà al termine delle attività una definizione unitaria e pluridisciplinare degli elaborati multimediali.<br />

Motivazioni del progetto<br />

Le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali consentono di mettere in relazione in modo semplice e concreto le otto competenze<br />

chiave definite nel Trattato di Lisbona in merito all’istruzione formazione permanente dell’individuo. Nei lavori a carattere<br />

multimediale le otto competenze si integrano perfezionandosi l’una con l’altra poiché sono in gioco diverse abilità e si riuniscono<br />

svariate e differenti conoscenze. I linguaggi e le espressioni multimediali sono vicine alle esigenze e al vissuto dei ragazzi.<br />

A casa, però, i ragazzi le usano spesso in modo inconsapevole, a scuola possono apprendere i processi e i criteri per utilizzare,<br />

quelli che appaiono come apprendimenti informali, in modo costruttivo e formativo. Inoltre sebbene sia decisamente interessante<br />

e proficua, nella dimensione laboratoriale del lavoro, l’interazione tra pari (si sviluppa la capacità di relazione e l’autonomia),<br />

la guida e l’interazione con l’insegnante permettono una costruzione più articolata e complessa delle conoscenze. La<br />

grande polivalenza e versatilità del Digital storytelling consentirà di farne un utilizzo fortemente personalizzato e aderente allo<br />

stile cognitivo di ciascun ragazzo.<br />

Digital storytelling per la didattica disciplinare<br />

Una digital tale è una breve narrazione (generalmente al massimo 5 min.) di un evento che integra diversi linguaggi: alcuni tipici<br />

<strong>della</strong> narrazione, altri <strong>della</strong> sceneggiatura. L'alunno, impostando la narrazione e la sceneggiatura, sviluppa alcune abilità: capacità<br />

di scrittura e di espressione orale, abilità tecnologiche e sensibilità artistica. Possono essere utilizzate immagini, fotografie,<br />

disegni (o altro materiale scannerizzabile) video, musica, la voce o effetti sonori. Si tenta di mixare una serie di codici espressivi<br />

e di tecniche, accostando parole scritte, sonoro, immagini e assemblandoli tramite l’uso di semplici transizioni. Questo nuovo<br />

tipo di testualità si sta affermando come un inedito modo di raccontare. Ne sono chiara testimonianza alcuni esempi che è<br />

possibile reperire sulla Rete.<br />

Descrizione dell’innovazione nei processi e del modello organizzativo da mettere in atto.<br />

Il testo narrativo sempre amato dai ragazzi, e non meno dagli adulti, di solito è un testo che viene ascoltato sospendendo ogni<br />

forma di giudizio. Se la storia è ben narrata, è una storia a comprensione immediata che ci prende, ci emoziona. Con il Digital<br />

storytelling si intende scrivere racconti che combinino approccio narrativo e analitico.<br />

La sfida per i docenti è combinare l’enorme potere persuasivo del racconto, che normalmente ci sorprende e ci appassiona, con<br />

la riflessione, il problem solving e il ragionamento.<br />

Il racconto diventa uno strumento per l’apprendimento e l’esercizio del pensiero critico, conservando la sua peculiarità di essere<br />

una forma di comunicazione coinvolgente che consente una comprensione pressoché intuitiva.<br />

Sul piano organizzativo poiché questa tematica potrà avere innumerevoli implicazioni disciplinari e risvolti didattici tutti i docenti<br />

si sentono ugualmente coinvolti e daranno il loro personale contributo al controllo dei processi messi in atto e alla realizzazione<br />

dei prodotti.<br />

Competenze attese e risorse disponibili<br />

Il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 ha riconosciuto che l’Europa si trova ad affrontare le sfide legate alla globalizzazione<br />

e al passaggio ad economie basate sulla conoscenza. “Occorre che ogni cittadino possieda le conoscenze necessarie per<br />

vivere e lavorare in questa nuova società dell’informazione” e che “un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze<br />

di base da fornire lungo tutto l’arco <strong>della</strong> vita. Vengono indicate come essenziali, tra le altre, le competenze in materia di tecnologia<br />

dell’informazione, di imprenditorialità e le competenze sociali. Le competenze di base attese per uno studente, in realtà,<br />

non sono più quelle indicate dalle classiche 3 R: Reading, wRiting, aRithmetic. Nel XXI secolo le competenze vengono definite<br />

mediante 3 X: eXploration, eXpression, eXchange ( Idit Harel: A new necessity for the young clickerati).<br />

108 MIUR – USR <strong>Puglia</strong> – Direzione Generale

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