Didattica della Comunicazione Didattica - Simucenter Puglia - Dilos ...
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Giocare a fare il produttore anziché il consumatore passivo è una scommessa promettente sul piano pedagogico: leggere,<br />
smontare, comprendere, produrre una narrazione può risultare difficile e noioso se si procede in maniera teorica. Invece<br />
dall'esperienza concreta risulta più divertente ed efficace comprendere le strategie <strong>della</strong> comunicazione e le sue regole all'interno<br />
di un testo misto, quale quello filmico, che utilizza tre tipi di codice: verbale, iconico e visivo, sonoro. Il modello didattico<br />
di tipo collaborativo, inoltre, restituisce centralità allo studente e ridefinisce il ruolo dell'insegnante che diventa guida e regista<br />
dei processi di apprendimento.<br />
Genesi, soggetti coinvolti, aspetti metodologici/organizzativi:<br />
Il continuo bombardamento di immagini al quale i ragazzi sono esposti può lasciar pensare ad una alfabetizzazione mediatica<br />
“naturale”, ma il processo di auto-apprendimento può portare i ragazzi a conclusioni poco consapevoli che, comunque, dipendono<br />
dalle competenze linguistico-culturali del singolo. Il laboratorio cinematografico proposto si pone all’avanguardia nel<br />
discorso didattico-formativo indirizzato ai nostri ragazzi, riuscendo a far stare insieme la creatività e l’esuberanza giovanili con<br />
le capacità e le tecniche più avanzate, per rispondere a due esigenze: consentire la familiarizzazione con i linguaggi propri<br />
dell’universo filmico e offrire una occasione ai giovani registi di cimentarsi nella produzione di un cortometraggio per proporre<br />
aspetti particolari e salienti del loro vissuto. Nel curricolo di educazione linguistica i docenti di italiano, Arte e Immagine, Educazione<br />
Musicale, e gli allievi progettano il percorso laboratoriale da svolgere in orario curricolare con cadenza settimanale per 30<br />
ore per l’attività di analisi testuale su modelli letterari e filmici e in orario extracurricolare per l’attività di produzione di un corto.<br />
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Caratteristiche strutturali e ricorrenti dei racconti nei testi letterari e filmici; grammatica<br />
del linguaggio cinematografico; piano di lavorazione di un corto.<br />
Nuclei di insegnamento-apprendimento: analisi e comprensione delle caratteristiche narratologiche e <strong>della</strong> grammatica di un<br />
film; uso <strong>della</strong> struttura <strong>della</strong> recensione e dei vari tipi di sceneggiatura; operazioni di transcodifica.<br />
Obiettivi formativi /competenze:<br />
Accanto alle abilità di ordine relazionale, e dunque trasversali, il percorso intende sviluppare abilità e competenze specifiche in<br />
ordine alla comprensione dei testi verbali e non, lungo due fondamentali assi di intervento: un primo asse costituito dalle abilità<br />
metacognitive, fondamentali per un corretto approccio alla lettura verbale e mediatica; un secondo asse, basato invece sulle<br />
strategie specifiche di traslazione dal codice verbale a quello filmico. L’itinerario segue tre livelli di intervento formativo: leggere,<br />
individuare le caratteristiche narratologiche del testo narrativo e filmico, analizzare-riconoscere gli espedienti tecnici e linguistici<br />
di cui si serve lo scrittore, lo sceneggiatore e il regista; produrre-rielaborare le conoscenze, progettare, realizzare una narrazione<br />
filmica per esprimere messaggi e valori.<br />
Discipline coinvolte: Saranno coinvolte le discipline dell’area linguistico-espressiva in una ottica interdisciplinare facendo emergere<br />
i linguaggi e i contenuti specifici.<br />
Eventuali Media impiegati/utilizzati: videoproiettore per la visione di cortometraggi proposti, telecamera per le riprese e computer<br />
per il montaggio e l’edizione del filmato.,<br />
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:<br />
Fase pre-attiva: attività di ricerca-azione per la progettazione del percorso e condivisione dell’idea progettuale con il consiglio<br />
di classe.<br />
1^ fase – problem posing (brainstorming sulle domkande di aggancio “come nasce un cortometraggio e perchè farlo”);<br />
2^ fase – laboratorio (allestimento e presentazione di schede informative per l’analisi di un film, di schede conoscitive per la<br />
grammatica del linguaggio cinematografico e per le fasi <strong>della</strong> realizzazione di un cortometraggio);<br />
3^ fase – problem solving (guida alla stesura di una sceneggiatura sulla problematica scelta, “disagio adolescenziale”, alla preparazione<br />
di uno story-board, alla definizione del piano di lavorazione, alle riprese e montaggio del corto).<br />
Forme e strumenti di valutazione: Nella fase iniziale i docenti, in collaborazione con gli alunni, creano le rubriche per la valutazione.<br />
Con attività di brainstoming gli studenti individuano ruoli e modalità di partecipazione funzionali ad un lavoro cooperativo<br />
proficuo.<br />
Attraverso l’analisi di esempi di cortometraggi ben eseguiti, docenti e studenti identificano le caratteristiche di un buon lavoro. Ne<br />
risultano due rubriche per la valutazione che forniscono con indicatori descrittivi differenti livelli di partecipazione al lavoro di<br />
gruppo e di qualità di un prodotto finito. In itinere gli studenti, utilizzando le rubriche, autovalutano il proprio processo di apprendimento<br />
e la qualità dell’interazione nel gruppo. I docenti possono contare sull’attività di osservazione diretta delle abilità relazionali<br />
e operative degli alunni. Completato il compito, il docente usa le rubriche per la valutazione finale, mentre l’alunno, con una<br />
scheda di debriefing, è guidato a ricostruire, giustificare il percorso di lavoro e a riflettere sulle eventuali difficoltà.<br />
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale:<br />
Cortometraggio “Giù la maschera”.<br />
Punti di forza <strong>della</strong> proposta.<br />
Atteggiamento positivo dei ragazzi al percorso di apprendimento proposto.<br />
Punti di criticità <strong>della</strong> proposta.<br />
Difficoltà di coinvolgimento del Consiglio di Classe.<br />
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica<br />
Competenza Modalità di acquisizione Modalità di verifica<br />
Linguistico-espressiva Uso di strumenti di lettura funzionali alla Osservazione diretta e prove strutturate<br />
situazione operativa<br />
di analisi<br />
Tecnologica e multimediale Uso di strumenti propri delle riprese, Rubrica di valutazione del prodotto fi-<br />
montaggio ed edizione di un filmato nale<br />
Relazionale Cooperative-learnong Rubrica di valutazione del lavoro in<br />
gruppo cooperativo<br />
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “<strong>Didattica</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong> <strong>Didattica</strong>” 151