Didattica della Comunicazione Didattica - Simucenter Puglia - Dilos ...
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I soggetti coinvolti nelle attività progettuali sono gli alunni, provenienti da classi diverse, i docenti, gli esperti esterni e altre<br />
scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.<br />
Il luogo di effettuazione delle attività è un’aula dell’istituto attrezzata.<br />
La metodologia didattica adottata è quella dell’ ‘apprendere pratico e situato’, in cui si strutturano esperienze in grado di favorire<br />
l’apprendimento del ‘sapere’ congiunto con quello del ‘fare’. In una tale prospettiva lo studente apprende in quanto è parte<br />
attiva e consapevole <strong>della</strong> situazione didattica nella quale è calato.<br />
La pratica laboratoriale è quella più idonea per imparare ed apprendere in maniera cooperativa. Essa è un momento significativo<br />
di relazione interpersonale, intrapersonale e di collaborazione costruttiva tra studenti e docenti davanti a un progetto didattico<br />
condiviso da realizzare e a compiti comuni da svolgere. Il laboratorio teatrale è un modo collettivo di fare cultura: partecipando<br />
con il corpo, con le mani, con tutto l’apparato percettivo e cognitivo, lo studente confronta le sue competenze con<br />
quelle del gruppo.<br />
Il periodo di svolgimento delle attività copre all’incirca l’arco del secondo quadrimestre (a.s. 2008/09), per due ore al giorno una<br />
o due volte a settimana.<br />
La scelta <strong>della</strong> tematica <strong>della</strong> riscoperta <strong>della</strong> tradizione popolare non è casuale. Spesso questa è considerata in modo negativo,<br />
quale inutile e retrogrado attaccamento al passato, un ‘non volersi mettere’ al passo con i tempi, in nome di un passato visto<br />
nostalgicamente come fonte di ogni bene e depositario di antiquati valori da salvaguardare. Solo l’innovazione e il progresso<br />
sembrano essere le parole d’ordine da seguire, e l’andare avanti ad ogni costo senza voltarsi indietro l’unica ragione del nostro<br />
vivere quotidiano. Certo, il richiamo alla tradizione come atto difensivo rispetto alla modernizzazione dominante, la volontà di<br />
ancorarsi a valori del passato per non perdersi nel mare magnum del presente è un atteggiamento sterile e improduttivo, un<br />
inutile tentativo di immunizzarsi da un futuro prossimo venturo. La tradizione, però, può ritornare riportando alla memoria le<br />
storie comuni, il vissuto quotidiano di individui anonimi ma non per questo meno produttivi, l’immaginario simbolico – fatto<br />
anche di suoni e di gesti- di un luogo. Essa è il nostro essere stati come un unico complesso di valori ed esperienze che deve essere<br />
traghettato nel nostro presente e, possibilmente, nel nostro futuro. Ed è solo in questo senso che la tradizione deve essere<br />
intesa. Buona parte di questo serbatoio tradizionale è conservato nella cultura popolare, nelle storie che intere generazioni –<br />
spesso analfabete, spesso in modo disordinato e inconsapevole – tramandano le une alle altre, affidandole a suoni e movimenti<br />
che nella loro essenzialità racchiudono l’essenza di un paese, di un territorio, di una regione. Un gruppo – verrebbe di dire indigeno<br />
e tribale – ritrova la propria memoria anche nei canti e nei suoni che vengono dal passato: quando parte la musica,<br />
quando uomini e donne, giovani e anziani iniziano a cantare e ballare, quando ci si ritrova in gesti e parole che indicano una<br />
comune appartenenza, allora le persone vincono il senso di solitudine e di isolamento di fronte al mondo ormai globalizzato e<br />
ristabiliscono nella sua elementarità un legame sociale tra generazioni diverse.<br />
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):<br />
I. Breve storia <strong>della</strong> musica popolare (competenze riferite all'asse storico-sociale)<br />
J. Principali strumenti popolari e percussioni da materiale di risulta: tamburello, putipù, castagnette, scetavaiasse, bubbole,<br />
oggetti di latta, chiavi, bottiglie ecc.;<br />
K. brani musicali <strong>della</strong> tradizione popolare meridionale, scelti in base ai periodi storici in cui furono composti, selezionati per<br />
nuclei tematici e per aree geografiche (competenze riferite all'asse storico-sociale – economico e a quello dei linguaggi);<br />
L. analisi e studio delle figure coreutiche relative ai brani selezionati (competenze emotive e di appartenenza);<br />
M. produzione e memorizzazione di un testo che funge da cornice di collegamento dei brani prescelti (competenze chiave di<br />
cittadinanza);<br />
N. messa in scena dello spettacolo (competenze curricolari e trasversali);<br />
O. realizzazione alla fine del percorso di ricerca pluriennale di un prodotto multimediale (ipertesto) di ampio respiro (competenze<br />
curricolari e trasversali).<br />
128 MIUR – USR <strong>Puglia</strong> – Direzione Generale