Didattica della Comunicazione Didattica - Simucenter Puglia - Dilos ...

problema dell’ambiente di apprendimento è
importante: gli alunni si trovano all’interno di
un ambiente che non è loro familiare.
Le possibilità offerte dai media rendono l’ambiente
di apprendimento più vicino al contesto
degli alunni: se cambia l’ambiente di apprendimento
cambia l’ambiente di
insegnamento, ciò significa lavorare in con-sapevolezza
e con-divisione: dalla solitudine del
docente a una condivisione, una interdipen-
Portale http://community.comunicazionedidattica.it
denza di esperienze e competenze.
La piattaforma predisposta per questo progetto può essere utile, non è la soluzione miracolosa dei
problemi di condivisione che gli insegnanti hanno, ma può essere uno degli strumenti.
Illustra quindi il funzionamento della piattaforma nazionale dedicata al Progetto DCD http://community.comunicazionedidattica.it/
Germana Berardi – Centro Servizi “Dilos Center” – ITC Romanazzi – Bari
Riferirò su alcune modalità e attività realizzate nel nostro Istituto dal Centro Servizi Dilos Center, che
sta supportando lo sviluppo di questo progetto in ambito regionale.
Possiamo definire il Centro Servizi come una “agenzia virtuale” interna
all’Istituto che si occupa di facilitare il supporto ad attività
progettuali, mediante gruppi di lavoro informali che promuovono
e seguono l’iter progettuale di attività tecnologiche, multimediali,
dedicate al linguaggio visivo, filmico, all’interculturalità, all’innovazione
metodologica.
Questa realtà opera da diversi anni e si è consolidata con un Progetto
pilota del Programma comunitario Leonardo Da Vinci, a
partire dal 1999.
Le attività sviluppate dal Centro Servizi hanno contribuito a creare
nel nostro istituto un “terreno” favorevole allo sviluppo di attività G. Berardi – Centro Servizi
progettuali e creative, basate su risorse promosse dallo stesso
gruppo di lavoro, elaborando progetti che sono stati approvati e finanziati.
L’esperienza ci porta a sottolineare che nei percorsi innovativi è importante procedere non da soli,
nell’ambito di un solo istituto o di una sola classe; si deve tendere a costituire gruppi e reti collaborative
non solo formali, procurandosi la disponibilità di strutture e risorse, interne ed esterne, che
facilitino l’innovazione e l’interazione.
Un’attività funziona quando è gestita da un gruppo motivato e affiatato, mentre figure o soggetti
“individuali” possono ritrovarsi isolati nel loro stesso contesto.
Per quello che è nelle nostre possibilità abbiamo sempre cercato di diffondere questo approccio
nell’ambito delle scuole che hanno aderito alle nostre iniziative. Un esempio è questo stesso percorso,
che ha replicato modalità già sperimentate di inclusione e integrazione territoriale e culturale.
Ora qualche cenno ad alcuni “prodotti” realizzati.
Abbiamo avviato e sviluppato portali web di supporto alle varie iniziative, per la condivisione delle
informazioni e dei risultati. Abbiamo anche realizzato un portale in web-streaming che ospita video
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica” 19