Didattica della Comunicazione Didattica - Simucenter Puglia - Dilos ...
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Qui il cibo assume una valenza di metafora esistenziale. Rispetto alla scena iniziale di preparazione<br />
del cibo, può essere interessante sottolineare anche l’accentuata sensibilità di alcuni studenti rispetto<br />
agli animali destinati alle nostre tavole.<br />
Alcune sequenze sono state accompagnate da espressioni di disgusto e riprovazione a significare<br />
che la cultura vegetariana sta entrando anche da noi. Ma se vogliamo vedere il taglio interculturale<br />
di questo film, devo dire che ha avuto una forte presa sui numerosi alunni cinesi presenti in questa<br />
scuola e mi ha offerto la possibilità di fare ulteriori approfondimenti su usi e costumi orientali.<br />
In “Pomodori verdi fritti”, la storia è ambientata nell’America degli anni ’30 – il periodo del Ku Klux<br />
Klan – dà modo di parlare di xenofobia e di razzismo.<br />
Ho poi pensato, in corso d’opera, di associare anche un altro film,” Pummarò” di M. Placido, un viaggio<br />
attraverso il razzismo presente in Italia all’inizio degli anni ‘90. Un film sullo sfruttamento degli<br />
immigrati da parte di datori d lavoro senza scrupoli, e dunque una tematica quanto mai attuale!<br />
Averlo mostrato in classe dopo i recenti e terribili fatti di Rosarno ha costituito una ulteriore occasione<br />
preziosa di arricchimento e confronto con la classe.<br />
Passo al lato più pragmatico. Come ho lavorato in classe su questo percorso filmico? Poiché ci interessa<br />
anche capire come attuare la valutazione e la verifica di quello che facciamo, e non dobbiamo<br />
perdere di vista questi assiomi fondamentali, ho proposto agli studenti coinvolti delle schede filmiche<br />
e ho sottoposto loro delle domande di comprensione. Così, attraverso una discussione guidata<br />
ho avuto modo di verificare le conoscenze acquisite.<br />
I raccordi disciplinari emersi sono numerosissimi, per citarne solo alcuni:<br />
Boccaccio, Parini, Dante Alighieri per ITALIANO, Rabelais e Flaubert per FRANCESE, Arcimboldo e le<br />
miniature del 15° secolo per ARTE, gli ecosistemi e la biodiversità per SCIENZE, la produzione e commercializzazione<br />
del cibo nell’ epoca <strong>della</strong> globalizzazione con una riflessione più attenta su spreco,<br />
abbondanza e paesi del 3° Mondo per ECONOMIA, il cibo e l’eucarestia per RELIGIONE, i contesti<br />
geografici dei film in questione per GEOGRAFIA, la fame e la carestia, la crisi che investe l’Europa nel<br />
300 per STORIA.<br />
E ancora Joyce per INGLESE; ma anche interessante è stata l’analisi comparata, fondamentale, come<br />
sottolineava il dott. Tortorici, tra testo letterario e testo filmico e quindi la decodifica dei due diversi<br />
linguaggi.<br />
“Pomodori verdi fritti” è tratto da uno splendido libro di Fannie Flagg e alla fine del testo si può<br />
trovare la ricetta reale dei pomodori fritti che ci ha dato l’idea (dovendo pensare ad un prodotto<br />
finale) di un ricettario interculturale, ma anche il testo dell’ americana Joanne Harris da cui è tratto<br />
il film “Chocolat”, ha offerto una buona occasione di raffronto tra i due linguaggi, letterario e filmico.<br />
Sempre parlando di ricaduta sul territorio e apertura a enti esterni è stata coinvolta, in orario extra<br />
curricolare, un’associazione di Counselling, che si occupa di disturbi alimentari, e abbiamo anche<br />
coinvolto gli studenti in una bella iniziativa che ha avuto luogo a livello nazionale solo nella nostra<br />
città presso il Teatro Kursaal Santalucia, ovvero la presentazione del libro “Terra Madre” di Carlo<br />
Pedrini, presidente di Slow Food.<br />
Confesso che per me è stato facile mettere in atto questo percorso perché nel Romanazzi abbiamo<br />
un orario curricolare, attraverso un’articolazione modulare, il P.I.D. (Piano di Intensificazione <strong>Didattica</strong>)<br />
che si avvale <strong>della</strong> codocenza di due insegnanti in alcune ore di lezione e questo valorizza<br />
l’integrazione dei contenuti delle varie discipline.<br />
Concludo il mio discorso sul cinema con una citazione di Giuseppe Tornatore in “Nuovo Cinema<br />
Paradiso” a me molto cara: “Tutto nel Cinema ha rinchiuso la vita e tutte le metafore le ho scovate nei<br />
film”<br />
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “<strong>Didattica</strong> <strong>della</strong> <strong>Comunicazione</strong> <strong>Didattica</strong>” 21