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XXIV Y XXV JORNADAS DE TEATRO DEL SIGLO DE ORO In ...

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Mar Morata García de la Puerta<br />

IV. Struttura delle commedie e personaggi-tipo principali<br />

La struttura di ogni commedia era fissa: tre atti, con una trama –o canovaccio<br />

definito- e un elenco di personaggi archetipi. Con questi due limiti gli attori potevano<br />

improvvisare a loro agio. I temi erano di solito gli imbrogli amorosi e la gelosia.<br />

Alcune parti dei testi, la gestualità, i lazzi... potevano variare a seconda del paese nel<br />

quale si svolgeva la rappresentazione.<br />

Molti dei personaggi maschili portavano delle maschere. All’inizio nessuna donna<br />

aveva parti di attrice in teatro poiché le donne salirono alla ribalta soltanto con<br />

le grandi compagnie della fine del XVI secolo. Se già ne facevano parte non portavano<br />

mai maschera. Malgrado tutto, la Commedia è andata considerandosi come<br />

teatro di maschere.<br />

I “tipi fissi” non erano affatto uno stampo ortopedico di gesso, ma il mezzo più<br />

idoneo per dar luogo ad una recitazione più libera. Quando gli attori apparivano<br />

davanti al pubblico, quest’ultimo conosceva già il ruolo,o per lo meno la traccia<br />

della recitazione di ognuno di essi però, sopra il canovaccio, l’attore obbedendo<br />

al proprio temperamento poteva apportare variazioni, trasformarsi di sua volontà,<br />

senza far perdere chiarezza alla vicenda e al proprio ruolo. Così da questa “recita<br />

improvvisata”, nasceva un teatro gonfio di naturalezza, di freschezza, di ritmo sottile<br />

combinato a sfumature quasi istrioniche, ridicole.<br />

Vera ma senza leggi scritte, la Commedia dell’Arte vantava un equilibrio armonioso.<br />

Canzonava i diversi aspetti della vita, era satirica e sarcastica, tante volte<br />

impudica, ma sempre divertente e tal volta didattica.<br />

Parlare dei personaggi separati dalla loro maschera non ha senso: tipo e maschera<br />

sono un tutto unico. Perciò intraprenderemo la caratterizzazione del personaggio,<br />

la sua psicologia e la sua parte all’interno dell’opera insieme al suo costume.<br />

I personaggi sono molti: Arlecchino, il Capitano, Pulcinella, Scaramuccia, Balanzone,<br />

Brighella, Colombina, Gioppino, Pantalone, Mezzettino, Tartaglia, Truffaldino,<br />

Scapino, i Zanni, e un lungo eccetera, eccetera, di nomi che non è possibile<br />

aggiungere in queste righe. Per quanti essi siano, parleremo soltanto di quelli che<br />

erano considerati essenziali, principali, che avevano e facevano la loro parte in ogni<br />

commedia.<br />

La maggior parte delle commedie era formata dal seguente gruppo di attori:<br />

due vecchi, due servi, due giovani innamorati, due donne e una donzella. E quando<br />

la vicenda lo esigeva, un capitano che rivestiva diversi ruoli. Questo elenco poteva<br />

crescere o diminuire a seconda dell’esigenza della storia da rappresentare, però<br />

c’era sempre un grande stacco tra i personaggi buffi e quelli seri. Gli uomini portavano<br />

la maschera, le donne mai.<br />

I vecchi provenivano da Bologna e Venezia; i servi da Bergamo; il capitano parlava<br />

italiano inserendo parole in lingue straniere; le donne e i giovani innamorati si<br />

esprimevano in toscano, ecc. Di solito i tipi buffi parlavano in dialetto. E tutti quanti<br />

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