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XXIV Y XXV JORNADAS DE TEATRO DEL SIGLO DE ORO In ...

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Carlo Goldoni, Un Maestro dell’Arte. Ma è la sua locandiera un esempio di Commedia dell’Arte?<br />

A volte si traveste, e vorrebbe sparire, essendo l’artefice di qualche imbroglio o<br />

pasticcio. Di solito gli imbrogliati sono gli <strong>In</strong>namorati - i loro stessi padroni -, che si<br />

rivolgono a lei per chiedere aiuto nelle loro vicende amorose.<br />

I Zanni primitivi, a cui dispregiavano i Magnifici, diventano dispregiatori di costoro.<br />

Adesso sono i colleghi inseparabili dei figli di quei signori che prima disprezzavano<br />

per la loro volgarità. È questo un aspetto molto interessante della Commedia<br />

dell’Arte, che esprime in qualche modo il mutamento sociale che ribolle già negli<br />

ultimi anni del Settecento.<br />

VI. La Locandiera<br />

Con tutto ciò che è stato detto sopra, sarebbe quasi una stoltaggine continuare<br />

questo studio. E diciamo perchè. Dunque, se i lettori ricordano il titolo del nostro<br />

opusculo, Carlo Goldoni un maestro dell’Arte e autore di La Locandiera. Ma, è La<br />

Locandiera una Commedia dell’Arte?, a questo punto saranno pronti a rispondere<br />

immediatamente: Non affatto, non lo è. Ma forse questa risposta così assoluta sarebbe<br />

un po’ troppo semplicistica, e in parte ingiusta o inadeguata, dato che Carlo<br />

Goldoni la scrisse nel 1752 19 , e venne rappresentata per la prima volta nel 1753. <strong>In</strong><br />

quel momento infatti l’influenza della”Commedia dell’improvvisazione”, era ancora<br />

molto forte. Perciò, ci sembra interessante approfondire ulteriormente e cercare di<br />

trovare quegli elementi settecenteschi che convivono con questo nuovo modo di<br />

fare Teatro, già in uso nell’Ottocento italiano.<br />

Così detto, non ci resta poi che raccontarne in breve la trama e presentare delle<br />

“sfumature” che a nostro parere sono da approfondire.<br />

La vicenda si svolge a Firenze, nella locanda di Mirandolina, l’unica vera protagonista<br />

della commedia. Il conte di Albafiorita e il marchese di Forlimpopoli, ospiti<br />

della locanda, si contendono le sue attenzioni e il suo amore, il primo con doni che<br />

può facilmente permettersi, grazie alla sua buona posizione economica e il secondo,<br />

appartenente a quella parte di nobiltà decaduta e ormai senza mezzi, tenta di<br />

conquistarla con promesse di protezione.<br />

Ospite della locanda è anche il cavaliere di Ripafratta, un convinto misogino<br />

che si vanta di essere immune al fascino femminile e anzi sostiene di disprezzare<br />

l’intero sesso “debole”.<br />

Mirandolina, risentita del suo atteggiamento e della sua insensibilità, decide di<br />

provare a farlo innamorare di lei, e senza troppe difficoltà ci riesce, causando gelosie<br />

e liti tra i tre pretendenti.<br />

Tutto succede in 24 ore. Nel frattempo arrivano anche due “donne nobili”<br />

(in realtà sono due attrici di una compagina di teatro dell’improvvisazione) che<br />

19 Abbiamo trovatra un’altra data di composizione: 1750.<br />

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