Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...
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LUM<br />
dalle creature. A' rispettivi luoghi<br />
si <strong>di</strong>sse del numero misterioso dei<br />
lumi. L'uso dei lumi nelle funzio-<br />
ni sacre fu comune presso gli ebrei,<br />
ed anche presso i gentili, come si<br />
legge nel Baronio all'anno 58. Fino<br />
dal principio della Chiesa era-<br />
-vi l'uso dei lumi, non solo nella<br />
notte, ma anche nel giorno, sia<br />
per adornare con lumi i luoghi sa-<br />
cri, sia per <strong>di</strong>scacciarne le tenebre,<br />
quando il richiedesse il. bisogno<br />
sia per segno <strong>di</strong> letizia spirituale<br />
e venerazione. Quin<strong>di</strong> fu consuetu-<br />
<strong>di</strong>ne antichissima V usare i lumi<br />
nella celebrazione dei <strong>di</strong>vini miste-<br />
ri e degli altri uffici ecclesiastici,<br />
e come segno <strong>di</strong> culto verso la<br />
ss. Eucaristia, o per onore delle<br />
reliquie dei santi e delle loro im-<br />
magini, o per rispetto del luogo<br />
sacro. Prova che la Chiesa cattoli-<br />
ca fin dal suo nascere costumò i<br />
lumi, sono le offerte fatte dai fe-<br />
deli al tempo degli apostoli dell'o-<br />
lio perchè ardessero i lumi nei tem-<br />
pli : anche in tempo delle perse-<br />
cuzioni si manteuue l'uso dei lumi,<br />
e nelle catacombe e sacri cimiteri<br />
si trovarono lucerne <strong>di</strong> bronzo e<br />
<strong>di</strong> terra cotta : su <strong>di</strong> che sono a<br />
consultarsi il Bolcletti, Osservazio-<br />
ni sui sacri cimiteri, tom. le IT;<br />
l'A ringhio, Roma sublerranea 1. I,<br />
e. XVI li, ed il Casali, De veter.<br />
christ. ritibus e. XLlf. Non solo<br />
nel cenacolo <strong>di</strong> Gerusalemme erano<br />
accese copiose lampade pei' la<br />
celebrazione dell'eucaristico sacrifi-<br />
zio; ma anche in quello <strong>di</strong> Troa-<br />
de, dove si celebrò mentre all'adu-<br />
nanza pre<strong>di</strong>cava s. Paolo, vi erano<br />
molte lampade. Gli alti <strong>di</strong> s. Ci-<br />
priano del terzo secolo <strong>di</strong>mostrano<br />
l'uso dei cerei nella chiesa , facen-<br />
dosi in essi menzione dei cerei ac-<br />
cesi intorno a quel martire allor-<br />
voi. XL.<br />
,<br />
LUM 129<br />
che fu portato al sepolcro. Dell'antichissimo<br />
uso de' lumi ne' Fuhera-<br />
li, ne tenemmo proposito a quel-<br />
l'articolo.<br />
Quanto all' uso de' lumi e dei<br />
cerei, e dell'accompagnamento del<br />
funerale , il primo esempio raccolto<br />
dai santi padri da Metafraste,<br />
fu nel trasferirsi dal monte<br />
Sion nella valle <strong>di</strong> Getsemani il<br />
corpo venerabile della Beata Ver-<br />
gine, coli' accompagnamento degli<br />
apostoli e <strong>di</strong> tutti i fedeli , come<br />
notò s. Giovanni Damasceno. Il libro<br />
pontificale nella vita del Papa<br />
s. Silvestro I, racconta ch'egli fe-<br />
ce fare per la chiesa de' candela-<br />
bri <strong>di</strong> bronzo. Dell' uso dei cerei<br />
nella chiesa d' Alessandria ne fa<br />
menzione s. Atanasio ; ed in una<br />
lettera si duole che gli ariani aveano<br />
tolti i cerei e le candele<br />
dalle chiese per bruciarle in ono-<br />
re degli idoli. Passando s. Epifanio<br />
per la Palestina si avvide che<br />
un tale e<strong>di</strong>lìzio era la chiesa <strong>di</strong><br />
quel luogo, dal lume della lampada.<br />
Dopo s. Gregorio Nazianzeno<br />
i cerei e i lumi figuravano ancora<br />
nelle cerimonie del battesimo. I ca-<br />
noni <strong>di</strong> vari concilii, ed in ispecie<br />
del cartaginese tenuto l'anno 398,<br />
prescrissero che l'accolito avea per<br />
suo officio quello <strong>di</strong> accendere i<br />
lumi e i cerei della chiesa , e a<br />
cui l'arci<strong>di</strong>acono facea toccare, come<br />
in<strong>di</strong>zio del suo officio, un can-<br />
deliere col suo cereo. Contro Vi-<br />
gilanzio che sul principio del se-<br />
colo V biasimò l'uso de' cerei ec-<br />
clesiastici come rito pagano., scrisse<br />
confutandolo il dottore s. Girolamo,<br />
provando che al suo tempo<br />
in tutte le chiese d'oriente accen-<br />
devansi de'cerei per cantare l'evan-<br />
gelo, e che gli accoliti portavano<br />
que' lumi a' lati del leggìo dove il<br />
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