Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...
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5a LUC<br />
nipote e poi Eugenio IV; e Jacopo<br />
da U<strong>di</strong>ne. Siccome il Papa<br />
per l'estinzione del lungo e perni-<br />
cioso scisma avea giurato in con*<br />
clave <strong>di</strong> non creare car<strong>di</strong>nali, ve-<br />
dendosi poco amato dai car<strong>di</strong>nali<br />
vecchi 3 credette nella sua autorità<br />
<strong>di</strong>spensarsi dalle promesse. Ma i<br />
car<strong>di</strong>nali vecchi, non essendo riu-<br />
sciti ad impe<strong>di</strong>re tal promozione,<br />
giurarono <strong>di</strong> non riconoscere mai<br />
i nuovi car<strong>di</strong>nali, e risolvettero <strong>di</strong><br />
abbandonare Gregorio XII. Pel primo<br />
parti da Lucca agli i i mag-<br />
gio il car<strong>di</strong>nal <strong>di</strong> Liegi, appresso<br />
al quale inutilmente corse con<br />
gente armata Paolo nipote del Papa;<br />
nel seguente giorno abbandonarono<br />
Lucca sei altri car<strong>di</strong>nali,<br />
cioè d' Aquileia, Corrado <strong>di</strong> Mal-<br />
ta, Francesco <strong>di</strong> Bordeaux, Giordano<br />
Orsini, Rinaldo Brancacci, e<br />
Ottone Colonna poscia Martino V.<br />
Tutti si ritirarono a Pisa, ove uniti<br />
ad altri car<strong>di</strong>nali, vescovi ed am-<br />
basciatori de'principi celebrarono il<br />
famoso concilio ove deposero Gre-<br />
gorio XII, ed elessero Alessandro<br />
V. Gregorio XII nel giugno o ai<br />
i4 luglio i/|o8 partì da Lucca<br />
per Ancona; ma avvisato dei peri-<br />
coli che poteva incontrare, passò<br />
in vece a Siena. Dimorando Gre-<br />
gorio XII in Lucca vi celebrò <strong>di</strong>-<br />
verse pontificie funzioni e conci-<br />
stori, emanando or<strong>di</strong>ni, bolle e<br />
decreti che ne portano la data.<br />
Finche un complesso <strong>di</strong> fortunate<br />
circostanze favorì il sistema del<br />
giusto mezzo, Paolo Guinigi potè<br />
riuscire a trarsi d'impaccio in va-<br />
rie emergenze; ma quando i fiorentini<br />
e il duca <strong>di</strong> Milano Maria<br />
Visconti gli domandarono de'soccorsi<br />
ne cadde vittima. Schermendosi in<br />
principio colle parti guerreggianti,<br />
tu poi costretto mandar al duca sette-<br />
LUC<br />
cento uomini a cavallo sotto la con-<br />
dotta <strong>di</strong> suo figlio. Questo proce-<br />
dere avendo offeso i fiorentini ,<br />
giurarono ven<strong>di</strong>carsi alla prima occasione,<br />
e questa venne quando<br />
nel i4^8 si conchiuse la pace tra<br />
loro e il duca, senza comprendervi<br />
il signore <strong>di</strong> Lucca. Laonde nell'an-<br />
no seguente a'i5 novembre la si-<br />
gnoria e il popolo <strong>di</strong> Firenze <strong>di</strong>-<br />
chiararono guerra al governo <strong>di</strong><br />
Lucca, e mandarono se<strong>di</strong>cimila uo-<br />
mini ad asse<strong>di</strong>ar la città. Guinigi<br />
non potendo esporsi in campo a-<br />
perto, fortificò Lucca, e rivoltò a<br />
danno de'nemici il canale che aveano<br />
scavato per inondarla colle<br />
acque del Serchio, secondo il consiglio<br />
del celebre architetto Bru-<br />
nelleschi. Allagato il campo de'fio-<br />
renlini , questi fuggirono pei colli,<br />
abbandonando armi , ban<strong>di</strong>ere e<br />
macchine da guerra. Ritornando<br />
però all'asse<strong>di</strong>o i fiorentini dovet-<br />
tero contentarsi <strong>di</strong> largo blocco per<br />
lo scontro avuto colle genti condotte<br />
pel duca <strong>di</strong> Milano da Fran-<br />
cesco Sforza. Mentre questi era<br />
corucciato col Guinigi per avere<br />
in vece <strong>di</strong> lui domandato il riva-<br />
le Nicolò Piccinino, e per non a-<br />
verlo ricevuto co' suoi nella città,<br />
sospettando alcuni de'principali luc-<br />
chesi che Guinigi volesse venderli<br />
ai fiorentini , or<strong>di</strong>rono una con-<br />
giura d'accordo collo Sforza, e si<br />
impadronirono <strong>di</strong> Guinigi a'4 ago-<br />
sto i43o. Nella mattina seguente<br />
entrò lo Sforza nella città, ricevu-<br />
to come liberatore colle sue solda*<br />
tesche, alle quali bisognò consentire<br />
il sacco del palazzo del deposto<br />
signore, benché il tumultuante po-<br />
polo avesselo rispettato , e sborsar<br />
loro do<strong>di</strong>cimila fiorini d'oro. Paolo<br />
fu consegnato al generale Visconù<br />
per inviarlo a Milano a quel