Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...
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4o LUC<br />
mo in più luoghi, e pei primi la<br />
usurparono Enrico V e Lotario<br />
11. Appena nel ii5s venne innal-<br />
zato al trono lo svevo Federico I,<br />
<strong>di</strong>chiarò il patrimonio della contes-<br />
sa proprietà del duca <strong>di</strong> Baviera<br />
Guelfo VI, come nipote per parte<br />
<strong>di</strong> padre <strong>di</strong> Volfone V o Guelfo<br />
Bavaro- Estense. Divenuto Guelfo<br />
VI marchese <strong>di</strong> Toscana , rilasciò<br />
nel ii 60 ai lucchesi ogni regalia<br />
marchionale nel contado sei miglia<br />
intorno la città, e rinunziò a fa-<br />
vore del comune <strong>di</strong> Lucca gli al-<br />
lo<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Matilde, <strong>di</strong> cui egli si<br />
qualificava legittimo signore ed erede<br />
, purché i beni della contessa<br />
fossero stati dentro Lucca o nel <strong>di</strong>-<br />
stretto delle sei miglia. Intanto in-<br />
sorto fino dal 1 1 5g il funesto scisma<br />
<strong>di</strong> Vittore IV detto V, che Fe-<br />
derico I sostenne colle armi contro<br />
il legittimo Alessandro II; men-<br />
tre questi trovavasi in Sens, l'antipapa<br />
Vittore V nel novembre<br />
I i63 si abboccò in Lo<strong>di</strong> coli' im-<br />
peratore, e nel seguente anno pas-<br />
sò in Lucca, ove si ammalò e <strong>di</strong>venne<br />
frenetico, in<strong>di</strong> mori impeni-<br />
tente a'20 aprile e fu sepolto a'22.<br />
II padre Papebrochio in Propyleo<br />
par. II, p. 25, <strong>di</strong>ce che fu sepolto<br />
in un monastero fuori della città<br />
perchè i canonici della cattedrale<br />
e quelli regolari <strong>di</strong> s. Fre<strong>di</strong>ano<br />
vollero piuttosto essere scacciati dal-<br />
le loro chiese, che ricevervi il cadavere<br />
<strong>di</strong> uno scismatico. Nel mo-<br />
nastero fu portato dai soldati del-<br />
l'imperatore, e dalla propria fa-<br />
miglia. Interrogato dai Bollan<strong>di</strong>sti<br />
Mario Fiorentino, qual fosse questo<br />
monastero, rispose che congetturava<br />
essere quello de' ss. Filippo e<br />
Giacomo e Ponziano de' benedet-<br />
tini, del qual or<strong>di</strong>ne credeva essere<br />
stato l' antipapa, il qual monastero<br />
,<br />
LUC<br />
fu poscia levato dal Pontefice ai<br />
benedettini, e dato ai monaci Oli-<br />
vetani. I lucchesi a me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong><br />
Federico I si riconciliarono nel 1 1 75<br />
coi pisani; e sebbene l'imperatore<br />
nell'anno seguente promise ad A-<br />
lessandro III <strong>di</strong> restituire alla santa<br />
Sede le terre della contessa Ma-<br />
tilde, nella memorabile pace fatta<br />
a Venezia nel 1177 se ' e ^ierbò.<br />
Nel 1178 Federico 1 portatosi io<br />
Lucca alloggiò nell'episcopio. L'anno<br />
1181 fu segnalato dall'esaltazione<br />
al trono pontificio del lucchese Lu-<br />
cio III, e dalla rinnovazione della<br />
pace tra Lucca e Pisa, giurando i<br />
rispettivi consoli che sarebbero ri-<br />
spettate le giuris<strong>di</strong>zioni de' loro pa-<br />
stori; si convenne inoltre che il lu-<br />
cro delle due zecche sarebbe stato<br />
<strong>di</strong>viso tra le due città, e che i pisani<br />
non avrebbero più coniato monete<br />
simili alle lucchesi , dovendo<br />
ognuno batterle <strong>di</strong>fferenti. In questo<br />
tempo era vi in Lucca anche<br />
il podestà o rettore <strong>di</strong> giustizia; ed<br />
al tempo del podestà Alcherio<br />
dopo il 1 188, furono cacciati i con-<br />
soli da Lucca, perchè contrariava-<br />
no i suoi or<strong>di</strong>ni e quelli del ve-<br />
scovo. Dopo tali gare civili, altre<br />
se ne accesero <strong>di</strong> assai maggior<br />
momento per la morte accaduta<br />
nel 1 197 dell'imperatore Enrico<br />
VI figlio <strong>di</strong> Federico I, stante che<br />
il trono imperiale fu contrastato<br />
tra il fratello Filippo <strong>di</strong> Svevia<br />
Ottone IV e Federico li figlio del<br />
defunto: Ottone IV <strong>di</strong> Sassonia<br />
fu sostenitore dei gudfi., i principi<br />
svevi nominati de' ghibellini, ambedue<br />
fazioni che, come <strong>di</strong>cemmo<br />
ai loro articoli, per più secoli de-<br />
solarono la Toscana e l'Italia.<br />
Dopo la morte <strong>di</strong> Enrico VI e<br />
nel 1 1 97 stesso le città e i magnati<br />
della Toscana inlimarono una<br />
,