Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...
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4*<br />
LUC<br />
rarono si negli affari del comune,<br />
tome nel conservare i paesi che i<br />
lucchesi a forza danni anelavano<br />
acquistando, ad onta che in Lucca<br />
non mancassero a <strong>di</strong>stili bare la pa-<br />
ce interna le malaugurate fazioni<br />
dei guell; contro i ghibellini , dei<br />
nobili <strong>di</strong> contado contro la comu-<br />
nità, del popolo grasso contro il<br />
magro, in una parola dei popolani<br />
contro i magnati. Nel secolo XIII<br />
e nel principio del seguente, i luc-<br />
chesi per uniformità d'istituzioni<br />
municipali e <strong>di</strong> sentimenti politici<br />
coi fiorentini, erano con essi tanto<br />
strettamente uniti e collegati , che<br />
ogni alfronto ricevuto dai due po-<br />
poli era affronto comune; quin<strong>di</strong><br />
le guerre, le tregue e le paci pro-<br />
cederono d'accordo quasi costantemente<br />
come il governo; reciproca<br />
la buona corrispondenza tra i si-<br />
gnori della repubblica fiorentina e<br />
gli anziani lucchesi, per cui i due<br />
governi furono per lunga età 1' anima<br />
e il maggior nerbo della lega<br />
guelfa in Toscana. La prova<br />
più solenne, più generosa, <strong>di</strong> cui<br />
buon <strong>di</strong>ritto il governo lucche-<br />
se deve onorarsi , fu <strong>di</strong>mostrata<br />
(orse all'occasione della battaglia<br />
<strong>di</strong> Montaperto. Avvegnaché <strong>di</strong> tren-<br />
tamila fanti e <strong>di</strong> mille trecento cavalli,<br />
<strong>di</strong> cui è fama che nei campi<br />
d' Arbia si componesse V esercito<br />
guelfo innanzi la pugna, dopo Ja<br />
funesta sconfitta molti <strong>di</strong> quelli<br />
scampati al macello vennero im-<br />
molati alla rabbia del vincitore ghi-<br />
bellino., e gli altri in numero <strong>di</strong><br />
circa un<strong>di</strong>cimila meschinamente io<br />
dure prigioni cacciati. Mai rovina<br />
maggiore avea percosso le città<br />
guelfe <strong>di</strong> Firenze e <strong>di</strong> Lucca; mai<br />
più M pianse in Toscana tanto,<br />
cpianlo dopo la terribile giornata<br />
l|e| 4<br />
settembre 1260; talché si<br />
LUC<br />
<strong>di</strong>sse non esservi stata famiglia che<br />
non avesse a deplorare la morte <strong>di</strong><br />
un suo congiunto. Da tanta deso-<br />
lazione molte città e terre della<br />
Toscana spaventate, inermi e sco-<br />
raggile, dovettero aprire le porte e<br />
far buon viso a' vincitori orgoglio-<br />
si e sempre cal<strong>di</strong> d' ira. La sola<br />
città <strong>di</strong> Lucca tenne forte, e nel<br />
tempo che vegliava a tener lontani<br />
i fuorusciti ghibellini, serviva <strong>di</strong> ri-<br />
fugio e <strong>di</strong> sostegno ai guelfi che<br />
da ogni parte oppressi e scacciati<br />
vi accorrevano. Il perchè tutti i<br />
ghibellini toscani si rivolsero ai<br />
danni <strong>di</strong> Lucca, che avendo talvol-<br />
ta potuto respingere alcuna aggres-<br />
sione, giunse a tali strette che i<br />
suoi reggitori furono costretti dopo<br />
quattro anni a venire ad un ac-<br />
cordo. Fu pattuito pertanto che i<br />
lucchesi, salve le patrie leggi , ad<br />
esempio de' fiorentini, riconoscereb-<br />
bero in loro vicario Manfre<strong>di</strong> re <strong>di</strong><br />
Napoli, giurando <strong>di</strong> stare nella par-<br />
te ghibellina; che allontanerebbero<br />
i guelfi, a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> riavere il<br />
castello <strong>di</strong> Motrone ed i prigionieri<br />
fatti alla battaglia <strong>di</strong> Monta'<br />
perto. Tutta volta Lucca guelfa per<br />
genio e per principii, dalla sola ne-<br />
cessità obbligata <strong>di</strong> piegare alla<br />
parte ghibellina, ritornò ad esser<br />
guelfa appena il polente sostenito-<br />
re del ghibellinismo Manfre<strong>di</strong> nel<br />
1266 rimase vinto ed estinto nei<br />
campi <strong>di</strong> Benevento, quin<strong>di</strong> i luc-<br />
chesi furono riconciliati colla Chie-<br />
sa, giacché Manfre<strong>di</strong> era da essa<br />
separalo.<br />
Sebbene d' allora in poi non<br />
mancassero frequenti guerre batta-<br />
gliate per tenere in moto e in arme<br />
il popolo lucchese, ora nel<br />
1271 per conquistar il forte ca-<br />
stello <strong>di</strong> Montecatini in Val <strong>di</strong> Nie-<br />
\ole, fatto ni4o oY ghibellini i ora.