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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...

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9 o LUG<br />

traccie dei Mabillon e dei Mont-<br />

faucon; visitò le principali biblio-<br />

teche d'Italia, ne esaminò attentamente<br />

gli antichi manoscritti, e<br />

pervenne così a radunare una gran<br />

quantità <strong>di</strong> documenti interessanti<br />

sfuggiti alle ricerche de' suoi pre-<br />

decessori. JVel 1783 pubblicò in<br />

greco ed in latino a Roma : Scelta<br />

de migliori scritti <strong>di</strong> appiano<br />

e <strong>di</strong> Ero<strong>di</strong>a no. Una e<strong>di</strong>zione delle<br />

Opere <strong>di</strong> Venanzio Fortunato ve-<br />

scovo <strong>di</strong> Poitiers, riveduta e cor-<br />

retta sui mss. del Valicano, ivi<br />

1786-87, che riuscì la migliore<br />

non che la piti compiuta opera <strong>di</strong><br />

questo scrittore. Questo lavoro egli<br />

lo fece ad insinuazione e sotto gli<br />

auspici del vescovo <strong>di</strong> Padova Nicolò<br />

Antonio Giustiniani. Vi com-<br />

prese le opere non pubblicate dal<br />

Browero, e stabilì che Venanzio<br />

fosse della Marca Trevigiana e <strong>di</strong><br />

Duplavili, piuttosto che <strong>di</strong> Aqui-<br />

Jeia: l'Effemeri<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma, num.<br />

XLH del 1786, lodano l'e<strong>di</strong>zione<br />

del nostro Luchi. Mentre era profes-<br />

sore <strong>di</strong> lingua greca ed ebraica nella<br />

ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Firenze, Y antico confratel-<br />

lo Pio VII lo chiamò in Roma , e<br />

dopo averlo creato car<strong>di</strong>nale del-<br />

l'or<strong>di</strong>ne de' preti nel concistoro dei<br />

2 3 febbraio 1801, lo pubblicò in<br />

quello de' 28 settembre. 11 celebre<br />

p. Fontana poi car<strong>di</strong>nale pubblicò<br />

colle stampe: Versi greci per la<br />

promozione alla porpora del car<strong>di</strong>nal<br />

d. Michelangelo Luchi, con<br />

la traduzione in terza rima del p.<br />

d. Antonio Gran<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong> Pio VII<br />

gli conferì per titolo la chiesa <strong>di</strong><br />

s. Maria della Vittoria, lo <strong>di</strong>chia-<br />

rò abbate commendatario ed or<strong>di</strong>-<br />

nario <strong>di</strong> Subiaco, lo annoverò a <strong>di</strong>-<br />

verse congregazioni car<strong>di</strong>nalizie, e lo<br />

fece prefetto <strong>di</strong> quella dell'in<strong>di</strong>ce.<br />

Mentre con zelo faceva la sua visita<br />

LUG<br />

pastorale nell'abbazia, fu sorpreso<br />

dalla pioggia, per la quale gli sopraggiunse<br />

la febbre e la podagra. Aumentandosi<br />

il male, i carmelitani<br />

scalzi del suo titolo fecero orazione<br />

a quella pro<strong>di</strong>giosa immagine<br />

della Madonna per la sua guarigio-<br />

ne, e da Subiaco si domandò al<br />

Papa la bene<strong>di</strong>zione in articolo <strong>di</strong><br />

morte. Finalmente munito <strong>di</strong> tutti<br />

i sacramenti della Chiesa, morì ai<br />

28 settembre 1802, nella fresca<br />

età d'anni cinquantotto. Egli era<br />

semplice ne' suoi costumi, amabile<br />

nella sua pietà, saggio e modera-<br />

to nel suo zelo, ed infaticabile nei<br />

suoi stu<strong>di</strong>. Il cadavere fu esposto<br />

nelle stanze abbaziali del palazzo<br />

della Rocca, da dove con pompa<br />

funebre fu trasportato in portan-<br />

tina nera nella chiesa <strong>di</strong> s. Scolastica<br />

de' benedettini, accompagnato<br />

da gran copia <strong>di</strong> torcie, dalla sua<br />

famiglia in abito , e dal parroco<br />

arciprete <strong>di</strong> s. Maria della Valle.<br />

Al principio della clausura del mo-<br />

nastero fu ricevuto dagli abbati e<br />

monaci del medesimo, con torcie<br />

accese e croce inalberata, col monaco<br />

sagrista in piviale. Portato il<br />

cadavere in chiesa, gli furono can-<br />

tate solennemente le consuete pre-<br />

ci, ed esposto in mezzo <strong>di</strong> essa su<br />

maestoso letto, circondato <strong>di</strong> molti<br />

cerei, e vestito pontificalmente. Oltre<br />

l'ufficio de' defunti e numerose<br />

messe, la cantata fu celebrata dal<br />

p. abbate, ed accompagnata con<br />

buona musica <strong>di</strong> orchestra. Terminato<br />

il funerale, alla presenza<br />

del cancelliere ecclesiastico, che ne<br />

fece rogito , il cadavere fu posto<br />

nelle tre consuete casse, e giusta la<br />

sua <strong>di</strong>sposizione tumulato nel cen-<br />

tro della chiesa, ove poi gli fu posta<br />

onorevole iscrizione in marmo.<br />

Compianto dai <strong>di</strong>ocesani e dai suoi

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