Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 40.pdf - Bibliotheca ...
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3i LUG<br />
• i.i Giovanni X. Intorno a questo<br />
tempo il marchese per rimè<strong>di</strong>o del-<br />
l'anima sua rilasciò a favore «Iella<br />
cattedrale lucchese le decime <strong>di</strong><br />
cinque corti ch'egli possedeva in<br />
Lucca, a Brancoli, in Garfaguana,<br />
a Pescia e nel borgo s. Genesio.<br />
Probabilmente nel 917 in settembre<br />
moiì Adalberto II in Luc-<br />
ca, già terrore dei Papi, degl' im-<br />
peratori e dei re. Molti scrittori<br />
confusero Adalberto II marchese<br />
<strong>di</strong> Toscana, col marchese Alberico<br />
<strong>di</strong> Roma, il quale sposò la famosa<br />
Marozia patrizia romana. Più tar-<br />
<strong>di</strong> Berengario I liberò dalla pri-<br />
gione <strong>di</strong> Mantova Berta ed il figlio<br />
Guido, vedendo <strong>di</strong> non potergli<br />
levare le città ed i popoli della<br />
Toscana, la quale però governarono<br />
in suo nome me<strong>di</strong>ante investi-<br />
tura. Guido come il genitore fece<br />
la sua residenza in Lucca, ove nel<br />
925 morì Berta, e fu sepolta pres-<br />
so le ossa del marito nella cattedra-<br />
le. Intanto essendo pur morto Berengario<br />
f, gli successe nel regno<br />
d'Italia Rodolfo <strong>di</strong> Borgogna, ma<br />
per le brighe <strong>di</strong> Ermengarda vedova<br />
del marchese d'Ivrea, e figlia<br />
<strong>di</strong> Adalberto II e <strong>di</strong> Berta, i prin-<br />
cipi italiani ad insinuazione <strong>di</strong> Giovanni<br />
X elessero re d'Italia Ugo<br />
conte <strong>di</strong> Provenza, fratello uterino<br />
<strong>di</strong> Ermengarda e <strong>di</strong> Guido, come<br />
figlio della comune madre Berta e<br />
<strong>di</strong> Teobaldo conte <strong>di</strong> Provenza.<br />
Guido attese Ugo in Pisa, che al-<br />
lora pare avvicendasse con Lucca<br />
la sede dei duchi <strong>di</strong> Toscana , la<br />
quale in nome del re continuò Guido<br />
a governare. Il marchese nel<br />
928 passò in Roma, e colla sua<br />
moglie Marozia, con una mano <strong>di</strong><br />
sgherri, arrestarono nel palazzo la-<br />
teranense Giovanni X, ed iniquamente<br />
lo fecero morire. S' ignora<br />
LUC<br />
quando Guido tornasse a Lucca, e<br />
dove morisse. Gli successe il fra-<br />
tello Lamberto, <strong>di</strong> spirito bellicoso^<br />
con dolore <strong>di</strong> Ugo che avrebbe<br />
amato rimpiazzasse il defunto il<br />
proprio fratello germano Rosone.<br />
Volendo Ugo signoreggiare anco in<br />
Roma sposando Marozia vedova <strong>di</strong><br />
due se non <strong>di</strong> più mariti, e cercando<br />
il modo <strong>di</strong> toglier l' impe<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> parentela, a <strong>di</strong>sonore <strong>di</strong><br />
Berta sua madre fece spargere la<br />
calunnia che Guido, Lamberto ed<br />
Ermengarda erano figli <strong>di</strong> altre<br />
donne, ed intimò a Lamberto che<br />
non ar<strong>di</strong>sse più appellarsi suo fra-<br />
tello. Offeso questo nell' onore, a<br />
mezzo <strong>di</strong> un campione sfidò Ugo<br />
a duello per provare essere nati<br />
da una madre medesima, e restò<br />
vincitore. Tuttavolta Ugo impadro-<br />
nendosi dell'o<strong>di</strong>ato Lamberto lo fe-<br />
ce acceccare e cacciar dal suo go-<br />
verno, e lo conferì al fratello car-<br />
nale Bosone. Così dopo la quarta<br />
generazione della progenie del primo<br />
conte Bonifazio, che signoreg-<br />
giò senza intervallo circa 120 anni<br />
sulla provincia <strong>di</strong> Toscana, Luc-<br />
ca dovè accogliere un principe <strong>di</strong><br />
Provenza. Ebbe Bosone conforme<br />
ai suoi antecessori il titolo <strong>di</strong> mar-<br />
chese promiscuamente a quello <strong>di</strong><br />
duca. Nel 936 Ugo temendo che<br />
l'amato fratello macchinasse contro<br />
<strong>di</strong> lui delle novità, lo fece carce-<br />
rare, e s' impadronì delle sue ricchezze.<br />
Dopo la caduta <strong>di</strong> Bosone<br />
mancano per molti anni i nomi<br />
dei governatori che ressero la To-<br />
scana; ma nel 941 Uberto figlio<br />
spurio <strong>di</strong> Ugo, era in quel tempo<br />
duca della Toscana e conte del<br />
sacro palazzo, il quale dopo due<br />
anni fu dal re innalzato al governo<br />
<strong>di</strong> Spoleto e <strong>di</strong> Camerino.<br />
La fortuna nel 944 cominciò a