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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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inter venti<br />

immagini e<br />

testimonianze<br />

possono essere<br />

ut<strong>il</strong>izzate<br />

per avviare<br />

processi<br />

di riflessione<br />

che separino<br />

la s toria dalla<br />

strumentalizzazione<br />

<strong>del</strong> dolore<br />

e <strong>del</strong>la morte<br />

94 • studi e documenti deg Li anna Li de LLa pubb Lica istruzione<br />

I percorsi si configurano come lezioni-laboratorio in cui la varietà <strong>del</strong>le fonti concorre<br />

alla creazione di un «luogo» che possa accogliere la molteplicità, la complessità,<br />

le stratificazioni di luoghi, tempi,voci che compongono questa diffic<strong>il</strong>e storia.<br />

La storia<br />

La contestualizzazione storica, supportata dalla presentazione in PowerPoint, è<br />

affiancata dalla visualizzazione di carte geografiche per offrire, con maggiore efficacia,<br />

<strong>il</strong> senso <strong>del</strong>le mutazioni di confini e zone di influenza.<br />

L’itinerario nel tempo e nello spazio ha lo scopo di non chiudere l’analisi nel micro-contesto<br />

spaziale e temporale <strong>del</strong>la sola area giuliano-dalmata tra <strong>il</strong> 1943 e <strong>il</strong><br />

1954, ma di ragionare su un arco cronologico e spaziale più ampio che comprenda<br />

le dinamiche <strong>del</strong> tardo Ottocento sino all’occupazione <strong>del</strong>l’area jugoslava da<br />

parte <strong>del</strong>l’esercito <strong>del</strong>l’Asse nel 1941, e, verso <strong>il</strong> presente, le <strong>vicende</strong> <strong>del</strong>le guerre<br />

degli anni Novanta <strong>del</strong> secolo scorso che hanno ridisegnato l’area balcanica.<br />

Questa scelta permette di avviare la ricostruzione critica <strong>del</strong>le ferite, dei conflitti<br />

di un territorio «fortemente plurale» che insieme ad altri territori europei è stato<br />

segnato dalla trag<strong>ed</strong>ia di esodi, massacri, espulsioni forzate. Il percorso nella<br />

Storia è «chiuso» dall’analisi <strong>del</strong> rapporto finale <strong>del</strong>la commissione storica italo-<br />

slovena per evidenziare <strong>il</strong> tentativo di ricomposizione <strong>del</strong> passato nel progetto di<br />

una comune identità europea.<br />

La memoria<br />

Per dare« corpo» a ciò che è avvenuto si propone la visione di due documenti video<br />

e di alcune sequenze di un f<strong>il</strong>m prodotto appena terminata la guerra 3 . Imm<strong>ed</strong>iatamente<br />

luoghi e tempi si popolano di esseri umani, di paesaggi, di oggetti,<br />

di voci. Testimonianze e narrazioni rendono visib<strong>il</strong>i non solo quello che i<br />

soggetti hanno fatto, ma quello che volevano fare, cr<strong>ed</strong>evano di fare, le motivazioni,<br />

i giudizi, i ripensamenti, le razionalizzazioni. I differenti vissuti, le scelte<br />

antagoniste offrono l’immagine di una umanità offesa che, accanto agli aspetti<br />

peculiari, contiene in sé le caratteristiche universali <strong>del</strong>le vittime dei conflitti<br />

contemporanei.<br />

2009, in preparazione al viaggio-studio organizzato dal Comune di Roma nel territorio <strong>del</strong>le<br />

foibe; Casa <strong>del</strong>la memoria e <strong>del</strong>la storia, L’esodo degli italiani dall’Istria, corso di formazione per<br />

docenti, 25 febbraio 2009; Liceo classico e linguistico «Anco Marzio», Il problema <strong>del</strong> <strong>confine</strong><br />

<strong>orientale</strong> tra storia e memoria, 4 febbraio 2010; Liceo scientifico «Amaldi», La trag<strong>ed</strong>ia <strong>del</strong>le foibe<br />

e l’esodo istriano, 23 marzo 2010.<br />

3. Si v<strong>ed</strong>a nella bibliografia di riferimento la sezione «F<strong>il</strong>m e Video».

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