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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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inter venti<br />

<strong>il</strong> processo<br />

risorgimentale<br />

ha v<strong>ed</strong>uto la<br />

partecipazione<br />

attiva di molti<br />

istriani, fiumani<br />

e dalmati<br />

a partire<br />

dal 1820,<br />

nonostante<br />

si trovassero<br />

soggetti<br />

al governo<br />

imperiale<br />

di v ienna<br />

104 • studi e documenti de GLi anna Li de LLa pubb Lica istru Zione<br />

turali alle relazioni diplomatiche fra gli Stati preunitari e le città <strong>del</strong>l’Adriatico<br />

<strong>orientale</strong>. Il processo risorgimentale, per altro verso, ha v<strong>ed</strong>uto la partecipazione<br />

attiva di molti istriani, fiumani e dalmati a partire dal 1820, nonostante si trovassero<br />

soggetti al governo imperiale di Vienna. <strong>Le</strong> idee risorgimentali furono<br />

veicolate dalle società segrete costituitesi nei territori adriatici al pari <strong>del</strong>l’Italia<br />

peninsulare: contro <strong>il</strong> centralismo austriaco i valori liberali recepiti dal cosiddetto<br />

«partito italiano», composto sia dai ceti sociali più elevati sia da quelli piccolo-borghesi<br />

sono alla radice di quello che decenni più tardi sarebbe stato definito<br />

«irr<strong>ed</strong>entismo», inteso come movimento volto all’affrancamento dei popoli dal<br />

giogo <strong>del</strong>l’impero asburgico. Il biennio 1848-1849, a Venezia per la Repubblica<br />

di Manin e Tommaseo, a Roma in difesa <strong>del</strong>la Repubblica <strong>del</strong> Triumvirato<br />

e nelle f<strong>il</strong>a <strong>del</strong>l’esercito piemontese, affluirono volontari istriani e dalmati, a dimostrazione<br />

di quanto intensa fosse la trama che connetteva la sponda <strong>orientale</strong><br />

<strong>del</strong>l’Adriatico alla Penisola italiana 2 .<br />

Tornando alle questioni <strong>del</strong>l’esodo, come noto, la legge istitutiva <strong>del</strong> «Giorno<br />

<strong>del</strong> Ricordo» ne definisce chiaramente i contenuti: «conservare e rinnovare la<br />

memoria <strong>del</strong>la trag<strong>ed</strong>ia degli italiani e di tutte le vittime <strong>del</strong>le foibe, <strong>del</strong>l’esodo<br />

dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e <strong>del</strong>la<br />

più complessa vicenda <strong>del</strong> <strong>confine</strong> <strong>orientale</strong>. […] Tali iniziative sono, inoltre,<br />

volte a valorizzare <strong>il</strong> patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani<br />

<strong>del</strong>l’Istria, di Fiume e <strong>del</strong>le coste dalmate, in particolare ponendo in r<strong>il</strong>ievo<br />

<strong>il</strong> contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

sociale e culturale <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la costa nord-<strong>orientale</strong> adriatica […]». La<br />

legge, nel 2004 approvata pressoché all’unanimità dal Parlamento italiano, da<br />

maggioranza e da opposizione – <strong>il</strong> che le conferisce quel giusto segno di condivisione<br />

che è negli intenti di quanti l’hanno fortemente richiesta, gli esuli in primis<br />

–, sig<strong>il</strong>la un lungo periodo di gestazione.<br />

La sopravviven Za de LLa memoria<br />

In realtà, due sono i tempi che hanno scandito, dal secondo dopoguerra, la sopravvivenza<br />

<strong>del</strong>la memoria di quegli eventi: <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio politico-m<strong>ed</strong>iatico determinato<br />

da un insieme di ragioni di opportunità interna <strong>ed</strong> internazionale; e<br />

l’inizio di una in<strong>ed</strong>ita riflessione sui maggiori organi di stampa, iniziato al termine<br />

degli anni Ottanta, con <strong>il</strong> crollo materiale e ideologico <strong>del</strong>l’ordine internazionale<br />

sancito dagli accordi di Yalta e dal dibattito avviato, più recentemente,<br />

negli anni Novanta.<br />

2. Cfr. L. Toth, A novant’anni dal compimento <strong>del</strong>l’unità d’Italia. La partecipazione degli istriani,<br />

fiumani e dalmati al processo risorgimentale, suppl. a «Difesa Adriatica», ANVGD, Roma, 2008.

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