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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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inter venti<br />

108 • studi e documenti de GLi anna Li de LLa pubb Lica istru Zione<br />

e anche fuori dalle Foibe – si leggeva nell’intervista citata all’inizio – […]. Tutti<br />

quei morti […] per estirpare l’italianità <strong>del</strong>le città <strong>del</strong>la Venezia Giulia […]» 13 .<br />

Con Ben<strong>ed</strong>etto Croce, Francesco Saverio Nitti e Vittorio Emanuele Orlando,<br />

l’antifascista <strong>Le</strong>o Valiani aveva votato contro la ratifica <strong>del</strong> Trattato di Pace che<br />

sanciva la cessione di buona parte <strong>del</strong>la Venezia Giulia e di Zara all’ex Jugoslavia.<br />

E alla fine di agosto <strong>del</strong>lo stesso ’96 si inseriva nel dibattito anche Luciano Violante,<br />

allora presidente <strong>del</strong>la Camera, con una dichiarazione che suscitò polemiche,<br />

sorpresa e perplessità nei diversi ambienti politici e intellettuali. Un’autocritica<br />

condivisa da Piero Fassino, e confermata dallo stesso Violante nella cornice<br />

di un convegno di studi svoltosi a Roma nel 2000. «La storia <strong>del</strong> sacrificio <strong>del</strong>le<br />

popolazioni <strong>del</strong> <strong>confine</strong> <strong>orientale</strong> in questo secolo è stata […] trattata, a seconda<br />

dei casi, come storia locale o come oggetto di una censura […]. C’è stata una<br />

dismemoria, un processo consapevole, […] di sradicamento dei fatti dalla memoria<br />

nazionale. […] La popolazione di Trieste e dei territori adriatici che appartennero<br />

all’Italia – proseguiva in quella s<strong>ed</strong>e l’esponente politico – è stata quella<br />

che ha pagato di più in termini di vite umane, di violenze subite durante e dopo<br />

la lotta di liberazione. Mentre nel resto d’Italia si introduceva la democrazia<br />

[…] la liberazione di Trieste si trasformò imm<strong>ed</strong>iatamente in uno scontro […]<br />

tra una promessa di democrazia e una negazione <strong>del</strong>la democrazia». E, a corollario,<br />

Violante soggiungeva: «mentre nel resto d’Italia i cittadini che ebbero i loro<br />

beni distrutti dalla guerra vennero risarciti, quei cittadini italiani non videro riconosciuto<br />

<strong>il</strong> loro diritto ad un equo indennizzo» 14 : infatti i profughi giuliani e<br />

dalmati pagarono con i loro beni mob<strong>il</strong>i e immob<strong>il</strong>i, espropriati dal nuovo potere<br />

jugoslavo, i danni di guerra dovuti dall’Italia.<br />

Ma due anni prima, <strong>il</strong> 14 marzo 1998, in una Trieste che la stampa definì «blindata,<br />

fr<strong>ed</strong>dina e semivuota» 15 per la circostanza, si era svolto un incontro, <strong>il</strong> primo,<br />

tra l’allora leader di Alleanza nazionale, Fini, e <strong>il</strong> Presidente Violante, dal titolo<br />

«Ricuciamo le ferite <strong>del</strong>la storia». Due ore di confronto, nel Teatro Verdi,<br />

che suscitò reazioni contrastanti da una parte e dall’altra, sino a suscitare <strong>il</strong> sospetto<br />

che si volesse così «sdoganare» e «legittimare» una sinistra <strong>ed</strong> una destra,<br />

che per ragioni opposte avevano fatto <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> Novecento un uso politico.<br />

«Rispettosa – scriveva sul «Corriere <strong>del</strong>la Sera» l’inviato Francesco Battistini –, la<br />

città li ascolta ripetere quanto ripetono da mesi. Ma alla fine non si spella le mani<br />

di fronte al ‘simbolico evento’: due ore di faccia a faccia, in tutto un minutino<br />

d’applausi. […] Vengo con ‘um<strong>il</strong>tà’, dice Violante, e per favore non defor-<br />

13. F. Cavadini, Valiani: un ritardo di 50 anni, in «Corriere <strong>del</strong>la Sera», 21 agosto 1996.<br />

14. L. Violante, Per una ricomposizione <strong>del</strong>la storia nazionale, in Il <strong>confine</strong> <strong>orientale</strong> <strong>del</strong> Novecento,<br />

cit., pp. 119-123.<br />

15. F. Battistini, Violante a Trieste con Fini: foibe dimenticate per convenienza, in «Corriere <strong>del</strong>la<br />

Sera», 15 marzo 1998.

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