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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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<strong>Le</strong> <strong>vicende</strong> de L <strong>confine</strong> orient a <strong>Le</strong> <strong>ed</strong> i L <strong>mondo</strong> de LLa s cuo La • 49<br />

C’è una prima constatazione: tutti coloro i quali, in qualche misura, si sono opposti<br />

ai progetti politici di annessione jugoslava <strong>del</strong>la Venezia Giulia sono stati<br />

eliminati o minacciati di eliminazione fisica e tra essi pure gli esponenti <strong>del</strong>la Resistenza<br />

italiana sul <strong>confine</strong> <strong>orientale</strong> che si sono opposti allo sciovinismo jugoslavo!<br />

Non fu dunque lotta di liberazione dai residui <strong>del</strong> fascismo e dal giogo nazista<br />

quella realizzata tra <strong>il</strong> 1943 e <strong>il</strong> 1945?<br />

Evidentemente altri fattori di ordine politico e nazionale si sono intrecciati e sovrapposti,<br />

fino ad assumere significativa r<strong>il</strong>evanza: la lotta di liberazione ha assunto,<br />

dal punto di vista <strong>del</strong> nazionalismo slavo carattere di revisione confinaria<br />

con l’Italia, formalmente intesa come strumentale e funzionale all’annessione<br />

<strong>del</strong>l’intera Venezia Giulia nella nuova Jugoslavia che <strong>il</strong> comunismo stava <strong>ed</strong>ificando.<br />

Il progetto poteva trovare consenso anche tra la popolazione italiana <strong>del</strong>la<br />

Venezia Giulia, non solo per adesione al programma comunista ma anche in<br />

nome di una evidente <strong>del</strong>usione verso l’Italia, soprattutto dopo la scarsa prova<br />

di sé che aveva dato sul piano politico-amministrativo. Un atteggiamento di avversione<br />

che risaliva agli anni <strong>del</strong> patriottismo asburgico sul quale pure gli occupatori<br />

nazisti avevano fatto leva.<br />

Per interi decenni la questione <strong>del</strong>le foibe è stata ostaggio <strong>del</strong>la polemica politica,<br />

condotta anche in termini accesi e verbosi, fondata sul mero conteggio dei morti,<br />

sulla descrizione <strong>del</strong>le atrocità, nell’assioma che alle foibe fece seguito l’Esodo<br />

<strong>del</strong>la popolazione italiana dai territori c<strong>ed</strong>uti alla Jugoslavia. Spesso sostenitori e<br />

detrattori hanno cercato di scaricare sul proprio vicino – rispettivamente italiani<br />

e slavi (sloveni e croati) – <strong>il</strong> peso <strong>del</strong>le responsab<strong>il</strong>ità nazionaliste in uno speculare<br />

atteggiamento politico e pubblicistico assai diffuso.<br />

Ma una vera riconc<strong>il</strong>iazione sarà possib<strong>il</strong>e solo quando ci sarà un responsab<strong>il</strong>e, reciproco<br />

e chiaro riconoscimento <strong>del</strong>le proprie responsab<strong>il</strong>ità e <strong>del</strong>le ragioni altrui.<br />

inter venti<br />

u na vera<br />

riconc<strong>il</strong>iazione<br />

sarà possib<strong>il</strong>e<br />

solo quando<br />

ci sarà un<br />

responsab<strong>il</strong>e,<br />

reciproco<br />

e chiaro<br />

riconoscimento<br />

<strong>del</strong>le proprie<br />

responsab<strong>il</strong>ità<br />

e <strong>del</strong>le ragioni<br />

altrui

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