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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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<strong>Le</strong> <strong>vicende</strong> de L <strong>confine</strong> orient a <strong>Le</strong> <strong>ed</strong> i L <strong>mondo</strong> de LLa s cuo La • 117<br />

Con un passo formale presso <strong>il</strong> ministero degli Esteri italiano, Zagabria accusava<br />

l’Italia di atteggiamenti revanscisti <strong>ed</strong> irr<strong>ed</strong>entisti <strong>ed</strong> esprimeva «grande disapprovazione<br />

e profonda insoddisfazione» per l’iniziativa. Fu l’occasione, per i mass<br />

m<strong>ed</strong>ia nazionali, di tornare sui <strong>del</strong>icati rapporti b<strong>il</strong>aterali e, più in generale, sulle<br />

<strong>vicende</strong> <strong>del</strong> <strong>confine</strong> <strong>orientale</strong> a pochi mesi dalle polemiche Napolitano-Mesic e<br />

tanto più in quanto <strong>il</strong> blocco <strong>del</strong>le vendite <strong>del</strong> francobollo arrivò dal ministero degli<br />

Esteri pochissime ore prima <strong>del</strong>l’apertura degli uffici postali. Il francobollo venne<br />

posto regolarmente in vendita nel mese di dicembre, un rinvio motivato dallo<br />

svolgimento in novembre, in Croazia, <strong>del</strong>le elezioni legislative, nelle quali – spiegò<br />

<strong>il</strong> governo italiano – non si era voluto interferire con un’emissione contestata.<br />

Nel 2008 <strong>il</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato accoglieva nuovamente nel palazzo <strong>del</strong> Quirinale<br />

i congiunti <strong>del</strong>le vittime e le rappresentanze <strong>del</strong>le associazioni degli esuli giuliani<br />

e dalmati. «Ho espresso con chiarezza <strong>il</strong> mio pensiero lo scorso anno – esordì<br />

<strong>il</strong> Presidente Napolitano –. E qualche reazione inconsulta al mio discorso […]<br />

non ha scalfito la mia convinzione che fosse giusto esprimermi, a nome <strong>del</strong>la Repubblica,<br />

con quelle parole e con quell’impegno […]. Ritengo che sia ora giunto<br />

<strong>il</strong> momento di interrogarci sul più profondo significato <strong>del</strong> ricordo che fortemente,<br />

giustamente ci si è rifiutati di v<strong>ed</strong>er cancellato. L’omaggio alle vittime<br />

di quegli anni, insieme al doveroso riconoscimento <strong>del</strong>le ingiustizie subite, <strong>del</strong><br />

dolore vissuto dai superstiti, dai loro discendenti e da chi fu costretto all’esodo,<br />

non possono e non devono prescindere da una visione complessiva […] serena<br />

e non un<strong>il</strong>aterale di quel tormentato, tragico periodo storico, segnato dagli opposti<br />

totalitarismi. […]».<br />

Su «l’Unità» <strong>del</strong>l’8 febbraio 2008, Bruno Gravagnuolo d<strong>ed</strong>icava un ampio servizio<br />

alla ricorrenza nel quale riconosceva che «[…] vi fu <strong>il</strong> progetto titino di nazionalizzazione<br />

jugoslava <strong>del</strong>l’Istria, congiunto alla trasformazione collettivista.<br />

Rispetto a cui, come avvisava Kar<strong>del</strong>ij braccio destro di Tito, andava rimosso<br />

ogni ostacolo italiano, foss’anche antifascista (perciò più pericoloso). Fu così che<br />

l’iniziale collera etnica divenne pulizia politica preventiva. Era un disegno coerente<br />

con <strong>il</strong> ruolo egemone e «bolscevico» che <strong>il</strong> comunismo titino si assegnava<br />

in centro-Europa, e che Stalin stesso dovette arginare. Poi per paradosso, proprio<br />

la Jugoslavia divenne la faccia antistaliniana e più tollerante <strong>del</strong> comunismo<br />

<strong>del</strong>l’est. Ma nel frattempo <strong>il</strong> dramma s’era consumato. […]» 47 .<br />

iL Rico Rdo e La cu Ltura ita Liana de LL’a driatico orienta <strong>Le</strong><br />

Lo ribadivano, in un commento apparso sul quotidiano triestino «Il Piccolo» <strong>del</strong> 9<br />

febbraio di quell’anno, Stelio Spadaro e Patrick Karlsen: «[…] <strong>il</strong> «nodo» <strong>del</strong>l’eso-<br />

47. B. Gravagnuolo, Foibe, la trag<strong>ed</strong>ia di due popoli contro, in «l’Unità», 8 febbraio 2008.<br />

inter venti

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