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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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<strong>Le</strong> <strong>vicende</strong> de L <strong>confine</strong> orient a <strong>Le</strong> <strong>ed</strong> i L <strong>mondo</strong> de LLa s cuo La • 89<br />

Che fare, dunque? Da tale realtà l’Istituto «Cino moscatelli» ha ricevuto un forte<br />

stimolo per riv<strong>ed</strong>ere cronologie, temi e metodi <strong>del</strong>le proposte didattiche, e ciò<br />

ha avviato, dopo l’unica esperienza <strong>del</strong> 2005, una progressione che ha coinvolto<br />

<strong>il</strong> <strong>mondo</strong> scolastico in diversi incontri e ha consolidato una competenza interna.<br />

l ’Istituto ora possi<strong>ed</strong>e risorse proprie che offriranno, a partire dal prossimo<br />

anno, iniziative di più ampio respiro, con laboratori per studenti protagonisti<br />

<strong>del</strong> proprio apprendimento.<br />

l ’esperienza di Antonella Braga e mauro Begozzi segnala che per <strong>il</strong> «Giorno <strong>del</strong><br />

Ricordo» le richieste <strong>del</strong>le scuole sono aumentate e, se talvolta sono apparse superficiali<br />

o segnate da chiusure preconcette di opposta tendenza, spesso la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di studenti e insegnanti ha consentito di passare da letture semplicistiche<br />

a percorsi di più ampio respiro e profondità.<br />

Dal punto di osservazione triestino di Fabio Todero, l’attenzione al calendario<br />

civ<strong>il</strong>e nel suo complesso – la Grande Guerra, la «Giornata <strong>del</strong>la memoria», <strong>il</strong><br />

«Giorno <strong>del</strong> Ricordo», <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> 2 giugno – e ai numerosi luoghi <strong>del</strong>la memoria<br />

sul territorio (Risiera di s an s abba e Foiba di Basovizza in primis) stimolano<br />

nei giovani la voglia di conoscere e un sentimento di partecipazione attiva<br />

alla vita <strong>del</strong>le terre di <strong>confine</strong>.<br />

Ciò apre la riflessione sul rapporto tra memoria, conoscenza storica e i luoghi che<br />

ne offrono le tracce. C’è <strong>il</strong> rischio concreto che la visita acquisti la leggerezza di<br />

una gita, oppure che guide improvvisate facciano leva su emozioni superficiali,<br />

seppellendo conoscenza e consapevolezza. Perché siano evitati tali rischi l’Istituto<br />

di Torino, ad esempio, ha promosso nel 2009 un corso di sette giornate per<br />

insegnanti, <strong>ed</strong>ucatori, operatori museali.<br />

maria Rocchi rimarca: «Perché la memoria condensata in un luogo sia decodificab<strong>il</strong>e,<br />

occorre collocarla entro una narrazione storiografica che informa, coglie i<br />

problemi, restituisce uno sguardo più distante e complesso <strong>del</strong>le <strong>vicende</strong> specifiche.<br />

Incrociando storia e memoria, anche <strong>il</strong> luogo ne riceve una sua ridondanza<br />

di senso, coinvolgendo la soggettività <strong>del</strong>le ragazze e dei ragazzi che lo frequentano».<br />

Per l uciana Rocchi, quando si propongono da un lato fonti storiografiche,<br />

documenti d’archivio, memorialistica e testimonianze orali, e si provoca<br />

dall’altro un impatto emotivo e intellettuale attraverso l’esperienza nei luoghi di<br />

una memoria ancora bruciante, non conc<strong>il</strong>iata – com’è avvenuto in un viaggio<br />

di studio nelle zone di <strong>confine</strong> 9 –, la complessità di un tormentato segmento di<br />

storia si può tradurre in opportunità, motivando gli insegnanti a farne un tema<br />

forte <strong>del</strong> curricolo di storia, ut<strong>il</strong>e a comprendere <strong>il</strong> diffic<strong>il</strong>e percorso <strong>del</strong>l’Italia verso<br />

la Repubblica e la Costituzione. Il viaggio da Grosseto ai luoghi di memoria<br />

<strong>del</strong> Confine è stato prec<strong>ed</strong>uto per quattro anni da lezioni-laboratorio, e l’ulti-<br />

9. Viaggio di studio (25-29 marzo 2009) a Trieste e zone limitrofe, l’Istria, l ubiana; vi hanno<br />

partecipato: quattro docenti degli Istituti di Grosseto e Firenze, dieci insegnanti, uno per ciascuna<br />

provincia toscana<br />

inter venti<br />

Perché la<br />

memoria<br />

condensata<br />

in un luogo sia<br />

decodificab<strong>il</strong>e,<br />

occorre<br />

collocarla<br />

entro una<br />

narrazione<br />

storiografica<br />

che informa

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