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Le vicende del confine orientale ed il mondo della scuola

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<strong>Le</strong> <strong>vicende</strong> de L <strong>confine</strong> orient a <strong>Le</strong> <strong>ed</strong> i L <strong>mondo</strong> de LLa s cuo La • 185<br />

A.s. Aree di competenza <strong>ed</strong> ab<strong>il</strong>ità<br />

1° ANNO Ambiente WINDOWS, WORD,<br />

WORDPROF<br />

2° ANNO Scrivania Multim<strong>ed</strong>iale AMICO 4.0<br />

Costruzione di IPERTESTI semplici<br />

3° ANNO Creazione di IPERTESTI complessi<br />

Ambiente TOOLBOOK<br />

4° ANNO Creazione di IPERMEDIA semplici<br />

5° ANNO Creazione di IPERMEDIA complessi<br />

Ut<strong>il</strong>izzo PAGINA WEB<br />

È possib<strong>il</strong>e prev<strong>ed</strong>ere un riconoscimento (cr<strong>ed</strong>ito scolastico) per gli alunni che<br />

hanno frequentato con impegno <strong>ed</strong> hanno consolidato nel corso <strong>del</strong>la loro vita<br />

scolastica, specifiche aree di competenza <strong>ed</strong> ab<strong>il</strong>ità.<br />

4. perché L’ipertesto<br />

La tecnologia ipertestuale risponde all’esigenza di associare elementi differenti<br />

organizzandoli in strutture conoscitive complesse, che possono essere attivate o<br />

consultate sia attraverso percorsi lineari e sequenziali, sia in modo trasversale <strong>ed</strong><br />

interdisciplinare.<br />

Un ipertesto è uno spazio informativo che ut<strong>il</strong>izza uno specifico software nel quale<br />

sono collegati segmenti di informazione di natura diversa, quali testi, tabelle<br />

di dati, grafici, immagini, f<strong>il</strong>mati, suoni, animazioni. I documenti che formano<br />

un ipertesto si chiamano «nodi», mentre i collegamenti «link». L’accesso alle informazioni<br />

avviene cliccando con <strong>il</strong> mouse su icone, su pulsanti (o bottoni), cioè<br />

aree <strong>del</strong>lo schermo rese sensib<strong>il</strong>i all’azione <strong>del</strong> mouse (facendoci clic sopra accade<br />

qualcosa) o su parole calde (hotword) formate da una parola o da gruppi di parole<br />

(fac<strong>il</strong>mente individuab<strong>il</strong>i perché scritte in un carattere particolare, per esempio<br />

grassetto, o in un colore diverso), anch’esse sensib<strong>il</strong>i all’azione <strong>del</strong> mouse, che<br />

attivano indici, mappe, glossari a cui sono associate differenti tipologie di informazioni.<br />

Nel caso vi siano inserite anche immagini, suoni e f<strong>il</strong>mati è più esatto<br />

parlare di iperm<strong>ed</strong>ia (ipertesto + multim<strong>ed</strong>ia).<br />

La particolarità <strong>del</strong>l’ipertesto e <strong>del</strong>l’iperm<strong>ed</strong>ia risi<strong>ed</strong>e nelle estese possib<strong>il</strong>ità applicative<br />

e nella loro versat<strong>il</strong>ità, in quanto è possib<strong>il</strong>e collegare insieme, associandoli,<br />

linguaggi diversi dalla scrittura tradizionale. Infatti, le due modalità Autore<br />

e <strong>Le</strong>ttore, con cui si presentano in genere i software ipertestuali, permettono:<br />

a. di progettare materiali non strutturati che lo studente organizzerà in una<br />

struttura ipertestuale con la possib<strong>il</strong>ità di modificare (ovvero aggiunge-<br />

inter venti

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